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Biden approva il progetto di trivellazione petrolifera Willow in Alaska. I gruppi ambientalisti e le comunità native: “È una bomba al carbonio nell’Artico”

13 Marzo 2023 4 min lettura

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Biden approva il progetto di trivellazione petrolifera Willow in Alaska. I gruppi ambientalisti e le comunità native: “È una bomba al carbonio nell’Artico”

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L'amministrazione Biden ha approvato un progetto petrolifero da 8 miliardi di dollari su suolo pubblico nell’Artico scatenando le proteste di gruppi ambientalisti e di alcune comunità native dell’Alaska. Il progetto Willow della ConocoPhillips prevede la trivellazione di petrolio e gas in tre siti per diversi decenni nella National Petroleum Reserve che si estende per 9,3 milioni di ettari, il più grande tratto di terreni pubblici degli Stati Uniti. 

Si stima che saranno prodotti 576 milioni di barili di petrolio in 30 anni, con un picco di 180.000 barili di greggio al giorno, generando potenzialmente più del doppio delle emissioni che tutti i progetti di energia rinnovabile su terreni pubblici messi insieme avrebbe tagliato entro il 2030. “Willow è una bomba di carbonio che non può essere lasciata esplodere nell'Artico”, ha dichiarato a febbraio Karlin Nageak Itchoak, direttore regionale senior dell'organizzazione no-profit Wilderness Society.

Nel comunicare la sua decisione, il Bureau of Land Management del Dipartimento degli Interni ha dichiarato che l'approvazione “raggiunge un equilibrio” consentendo alla ConocoPhillips di utilizzare i suoi contratti di locazione di lunga data nell'Artico, limitando al contempo le trivellazioni a tre siti invece dei cinque richiesti dalla società.

L'approvazione è arrivata mentre il Dipartimento degli Interni ha annunciato di voler vietare qualsiasi futura trivellazione di petrolio e gas nell'Oceano Artico statunitense, oltre a proteggere milioni di ettari di territorio dell'Alaska ritenuti sensibili per le comunità native. Ma la decisione di Willow ha comunque suscitato la reazione rabbiosa di gruppi ambientalisti e dei rappresentanti delle comunità native, secondo i quali il progetto compromette l'agenda climatica di Joe Biden, accelererà il collasso climatico e minerà la sicurezza alimentare. In totale, si prevede che il progetto emetterà circa 260 milioni di tonnellate di gas serra nel corso della sua vita, l'equivalente delle emissioni di circa 70 nuove centrali elettriche a carbone.

“L'approvazione del progetto Willow segna un allontanamento inaccettabile dalle promesse fatte dal presidente Biden al popolo americano in materia di clima e giustizia ambientale”, ha dichiarato Lena Moffitt, direttore esecutivo di Evergreen Action. “Dopo tutto quello che questa amministrazione ha fatto per promuovere l'azione per il clima e la giustizia ambientale, è straziante assistere a una decisione che sappiamo avvelenerà le comunità artiche e ci esporrà a decenni di inquinamento climatico che non possiamo permetterci”.

Secondo il Movimento dei Nativi, un collettivo di base in Alaska, gli sviluppatori di Willow hanno fatto poche ricerche sull'impatto dei progetti cumulativi lungo il versante artico dell'Alaska - la zona di nascita dei 60.000 caribù del lago Teshekpuk, che rappresentano una fonte di cibo storicamente importante. I residenti di Nuiqsut, la comunità nativa dell'Alaska più vicina, hanno parlato di pesci malati, caribù malnutriti e qualità dell'aria tossica, a causa dell'estrazione di petrolio e gas nelle loro terre d'origine.

“Questa decisione dell'amministrazione Biden rende evidente che il suo appello all'azione per il clima e alla protezione della biodiversità è solo una narrazione, non un’azione”, ha dichiarato Sonia Ahkivgak, coordinatrice della campagna sociale del gruppo Sovereign Iñupiat for a Living Arctic. “L'unica soluzione ragionevole per l'emergenza climatica è negare nuovi progetti di combustibili fossili come Willow. La nostra lotta è stata lunga ed è solo agli inizi. Continueremo a chiedere di fermare Willow perché da esso dipendono le vite delle popolazioni locali e delle generazioni future”.

Per fermare il progetto sono state inviate oltre un milioni di lettere alla Casa Bianca, sono state raccolte più di 3 milioni di firme in una una petizione su Change.org, è stata condotta la campagna #stopwillow su TikTok e altri social. Con ogni probabilità il prossimo passo saranno le cause legali.

La scorsa settimana l'ex vicepresidente degli Stati Uniti, Al Gore, aveva dichiarato al Guardian che progetti di questo tipo sono “sconsideratamente irresponsabili” e che la loro approvazione causerebbe “il caos climatico”.

L'approvazione è arrivata dopo un lungo processo controverso. Dopo il via libera al progetto da parte della Casa Bianca di Trump, una giudice federale aveva ribaltato la decisione contestando una precedente valutazione d’impatto ambientale che non aveva considerato correttamente le ripercussioni negative sulla vita degli orsi polari e al lago Teshekpuk.

Revocati i permessi per un progetto petrolifero in Alaska, voluto da Trump e confermato da Biden, per gli impatti negativi su clima e ambiente

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Dopo il suo insediamento, Biden ha sospeso le vendite di petrolio e gas e ha promesso di rivedere il programma governativo sui combustibili fossili. Tuttavia, l'amministrazione ha ammorbidito la sua posizione nei compromessi che hanno portato all’Inflation Reduction Act, la legge sulla transizione energetica degli Stati Uniti. Una ventina di democratici del Congresso avevano scritto a Biden chiedendo di bloccare un “progetto mal concepito”. Il segretario agli Interni degli Stati Uniti, Deb Haaland, in una recente intervista aveva rifiutato di fare commenti direttamente sul progetto Willow ma aveva affermato che “le terre pubbliche appartengono a tutti gli americani, non solo a un'industria”.

Immagine in anteprima via alaskabeacon.com

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