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Il capo della Wagner, Evgenij Prigožin, avverte Putin: “Se non si cambia la gestione della guerra, in Russia ci sarà una rivoluzione come nel 1917”

25 Maggio 2023 6 min lettura

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Il capo della Wagner, Evgenij Prigožin, avverte Putin: “Se non si cambia la gestione della guerra, in Russia ci sarà una rivoluzione come nel 1917”

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Il capo della Wagner, Evgenij Prigožin, è intervenuto sul suo canale Telegram criticando la gestione della guerra in Ucraina da parte dell’amministrazione Putin e sottolineando che se le cose non cambieranno la Russia potrebbe dover affrontare un’altra rivoluzione come nel 1917. L'obiettivo, probabilmente, è mettere pressione ai vertici militari da parte di Putin.

Wagner, Prigožin e l’ultradestra: il futuro sempre più nero della Russia

Le sue parole, arrivate dopo l’incursione delle due formazioni russe che combattono dal lato di Kyiv, la legione Svoboda Rossii (Libertà alla Russia) e l’Rdk, Russkij Dobrovolčeskij Korpus (Corpo Volontario Russo), che hanno raggiunto Belgorod, lungo il confine settentrionale dell'Ucraina, attraversando la Russia con apparente facilità, hanno fatto molto scalpore.

Prigozhin ha detto che 20.000 dei suoi combattenti sono stati uccisi nella battaglia per la città ucraina di Bakhmut e ha sottolineato come questa sia per ora la guerra dei figli dei poveri che tornano dal fronte “nelle bare di zinco, fatti a pezzi”, mentre “i figli dell'élite si concedono una vita lussuosa, spensierata in pubblico, si spalmano di creme, si esibiscono su Internet…”.

La disparità sociale della guerra può portare dritti alla rivoluzione, ha affermato Prigozhin aggiungendo che i suoi uomini controllano ora tutta Bakhmut - una dichiarazione contestata dal governo di Kyiv, che insiste che le sue forze hanno ancora un punto d'appoggio nella città del Donbas - ma ha avvertito che Wagner si ritirerà all'inizio del prossimo mese.

Qui la traduzione del discorso di Prigožin su Telegram:

"Siamo entrati in Ucraina da maleducati, abbiamo marciato per tutto il paese alla ricerca dei nazisti. Mentre cercavamo i nazisti, abbiamo rotto il cazzo a tutti quelli che potevamo. Ci siamo avvicinati a Kiev - lo dico in russo, ci siamo cacati addosso e ci siamo allontanati. E dopo a Cherson – ce la siamo fatta addosso, ci siamo ritirati. C’è qualcosa che non funziona

L’Operazione militare speciale è stata attuata per la "denazificazione" e invece abbiamo fatto dell'Ucraina una nazione conosciuta in tutto il mondo, sono come i greci o i romani dei tempi migliori. Quanto alla "smilitarizzazione": se all'inizio dell'operazione speciale avevano attorno ai 500 carri armati, ora ne hanno cinquemila. Se prima in ventimila circa sapevano combattere, ora ne sono quattrocentomila. Come l'abbiamo smilitarizzata? Ora si scopre che noi, al contrario, chi cacchio sa come, abbiamo militarizzato l'Ucraina.

Oggi la Wagner è il miglior esercito del mondo. Certo, devo dire per correttezza che dopo di noi c’è l'esercito russo, ma penso che gli ucraini oggi siano uno degli eserciti più forti. Hanno un alto livello di organizzazione, un alto livello di addestramento, un alto livello di intelligence, hanno varie armi. Lavorano con qualsiasi arma - sovietica, NATO - con uguale successo. Hanno messo tutto a disposizione per il raggiungimento dell'obiettivo supremo, come abbiamo fatto noi nella Grande guerra patriottica.

Il genero di Shoigu va in giro, cazzeggia e sua figlia inaugura i forti di Kronštadt. Hai fatto soldi con questi forti? Stai spendendo i tuoi soldi per questi forti? Cazzo, li devi spendere per le munizioni. Quando il ministro della Difesa darà uno scossone a sua figlia e a quella specie di coglione, che fa il blogger, che non gli piace l'operazione speciale... Non abbiamo pensato noi questa operazione speciale, ma abbiamo preso e detto che se il villaggio è nei casini, se siamo andati a fottere i vicini, ebbene, dobbiamo andare fino in fondo. E alla fine invece si scopre che gli uomini stanno combattendo, ma qualcuno fa lo scemo.

I figli dell'élite, nella migliore delle ipotesi, hanno chiuso il becco, ma alcuni di loro si concedono una vita lussuosa, spensierata in pubblico, ma è importante ricordare che non solo loro hanno dei figli. Mentre i figli dell'élite si spalmano di creme, si esibiscono su Internet, i figli della gente comune arrivano nelle bare di zinco, fatti a pezzi...

Questa biforcazione può finire come nel 1917 con una rivoluzione, quando prima si ribellano i soldati, e poi si ribellano i loro cari. Ed è stupido pensare che (i familiari) siano solo qualche centinaio, ora sono decine di migliaia i parenti dei caduti, probabilmente ce ne saranno centinaia di migliaia. Così non andiamo da nessuna parte tutto finirà con quella che tra un po’ sarà una notte di San Bartolomeo (il riferimento è al massacro degli ugonotti francesi del 24 agosto 1572). Il magna-magna dei figli dell'élite finirà con il fatto che le persone li metteranno sui forconi e per questo consiglio all'élite della Federazione Russa, prendi, puttana, i tuoi giovani, mandali in guerra, e quando vai al funerale, quando inizi a seppellirli, allora la gente dirà, ora va tutto bene.

Oggi nella Wagner ci sono 6mila persone in grado di gestire una compagnia, cioè (dislocati) possono gestire almeno seicentomila persone. Se ci avessero dato, come ho chiesto, duecentomila persone, avremmo portato avanti il fronte di 50-150 chilometri in direzioni diverse, avremmo preso il controllo dell'intero Donbass. Siamo un esercito completo, allora perché non ci è stato permesso? Ciò è accaduto a causa di intrighi, a causa del timore che quando una struttura cresce, può iniziare a dettare le condizioni e potrebbe addirittura arrivare a Mosca sui carri armati.

Se il sistema si basa sul leccare il culo, la Wagner non lo farà. Il problema principale sono Shoigu e Gerasimov, questi due personaggi ci hanno bloccato con le loro decisioni nonostante che, con la loro decisione, ci hanno bloccato tutto, nonostante il presidente abbia detto che le munizioni ci sono. Se oggi Mizintsev diventasse ministro della Difesa e Surovikin diventasse capo di stato maggiore, allora (il ministero della Difesa) diventerebbe una struttura normale.
Il mio credo politico: amo la mia patria, obbedisco a Putin, non me ne fotte di Shoigu, continueremo a combattere.

C’è uno scenario ottimista e uno pessimista. Non credo nel primo: l'Europa e l'America si stancheranno del conflitto ucraino, e la Cina metterà tutti attorno al tavolo dei negoziati. Ci metteremo d’accordo che tutto ciò che abbiamo già preso è nostro e tutto ciò che non è stato preso non è nostro, ma è improbabile che questo scenario sia possibile.
Lo scenario pessimista: agli ucraini vengono dati i missili, stanno preparando le truppe, ovviamente continueranno l'offensiva, proveranno a contrattaccare. Forse la controffensiva avrà successo da qualche parte, ripristineranno i confini fino al 2014 e questo potrebbe facilmente accadere. Attaccheranno la Crimea, proveranno a far saltare in aria il ponte di Crimea, interromperanno le linee di rifornimento. Pertanto, dobbiamo prepararci per una guerra dura.

Ora siamo in una situazione in cui possiamo semplicemente mandare nella merda la Russia. Pertanto, dobbiamo introdurre la legge marziale, dobbiamo annunciare nuove ondate di mobilitazione, dobbiamo trasferire tutto il possibile alla produzione di munizioni. Dobbiamo smettere di abbuffarci, smettere di costruire nuove strade, nuove infrastrutture e lavorare solo per la guerra.

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La Russia ha bisogno di vivere come la Corea del Nord per un certo numero di anni, chiudere tutti i confini, smetterla con le mezze misure, prendere tutti i suoi giovani dall'estero e lavorare sodo. Forse solo così potremmo arrivare a qualche risultato.

Abbiamo iniziato questa rissa. Ci sono due vicini e litigano, tu vai dal vicino, puoi spaccargli la faccia, puoi rompere i piatti, ma se un vicino ti ha mandato a fanculo e tu per tutta risposta hai preso un'ascia e gliel’hai chiavata in testa, allora qui già siamo in una situazione strana. Una bomba nucleare è come un'ascia e non c'è bisogno di correre con un’ascia dietro al vicino. Bisogna essere onesti, o fargli un culo così o tenersi l’offesa, perché devi dimostrare di avere ragione sul campo di battaglia".

Immagine in anteprima: frame video Kanal 13 via YouTube

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