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Assassinata a Rio l’attivista e consigliera comunale Marielle Franco: era la voce degli abitanti delle favelas

15 Marzo 2018 4 min lettura

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Assassinata a Rio l’attivista e consigliera comunale Marielle Franco: era la voce degli abitanti delle favelas

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Arrestati due ex membri delle forze dell'ordine per l'omicidio di Marielle Franco

Aggiornamento 13 marzo 2019: Due ex poliziotti – Ronnie Lessa e Elcio Vieira de Queiroz – sono stati arrestati martedì 12 marzo dalle forze dell’ordine brasiliane perché sospettati di essere gli autori dell’omicidio di Marielle Franco. In un comunicato ufficiale, le autorità hanno ricostruito la dinamica dell’omicidio dell’attivista per i diritti umani: Lessa ha aperto il fuoco sull’auto in cui stava viaggiando Franco, insieme ad Anderson Gomes, per le strade di Rio, mentre Vieira de Queiroz guidava la macchina da cui l’altro uomo stava sparando.

Questi arresti, scrivono Ernesto Londoño e Lis Moriconi sul New York Times, rafforzano ulteriormente l’ipotesi che Franco e il suo autista, Anderson Gomes, siano stati presi di mira da membri di un mondo criminale gestito da ex e attuali agenti delle forze dell'ordine. I pubblici ministeri hanno affermato che l'assassinio era stato pianificato da mesi e che la motivazione è da ricercare nel lavoro di avvocato di Marielle Franco per i diritti umani e contro l’uso della violenza da parte della polizia.


 

Marielle Franco aveva 38 anni. Attivista per i diritti umani e consigliera comunale del partito Socialismo e Libertà al primo mandato è stata uccisa ieri sera a Rio de Janeiro mentre rientrava da una manifestazione a sostegno delle donne di colore che aveva commentato con un live tweeting.

Anche Anderson Pedro Gomes, autista della macchina su cui viaggiava la donna, è rimasto vittima dell'agguato, teso da due uomini che in auto li hanno affiancati, sparando nove colpi di arma da fuoco. Ferita la addetta stampa della Franco.

Marcelo Freixo, deputato in parlamento nello stesso partito della Franco, che si è recato immediatamente sul luogo dove è avvenuto il duplice omicidio, è certo che si tratti di un'esecuzione. "Gli spari erano tutti diretti a lei. Erano tutti di un professionista".

Eletta nel 2016 con 46.000 voti, in un paese famoso per avere tassi di rappresentanza femminile in politica particolarmente bassi, Marielle Franco era una delle 6 donne presenti nel Consiglio comunale composto da 51 membri. Rappresentante di una generazione di giovani brasiliani di colore, in un paese che continua a lottare contro la disuguaglianza razziale, Franco era diventata la voce degli abitanti delle favelas (che ospitano quasi un quarto della popolazione di Rio de Janeiro) e presiedeva la commissione per i diritti delle donne. Il mese scorso era stata scelta come relatrice della commissione che supervisiona l'intervento delle forze di sicurezza federali nelle favelas di Rio, schierate dal presidente brasiliano Michel Temer a seguito dell'aumento degli atti di violenza verificatisi durante il Carnevale.

Nel corso della sua permanenza in Consiglio comunale, ha presentato leggi che avrebbero avviato campagne di sensibilizzazione sulla violenza sessuale e la detenzione dei giovani di colore. Ultimamente stava organizzando un grande evento intitolato "Right to the Favela", che avrebbe previsto dibattiti e workshop sull'educazione, i servizi igienico-sanitari e altre questioni relative alla comunità di Rio.

Cresciuta a Maré, un complesso di favelas nel nord della città, Marielle Franco era particolarmente impegnata nel sociale, nel tentativo di migliorare le condizioni delle favelas e dei quartieri più disagiati, ed era unanimemente riconosciuta tra i più importanti difensori dei diritti umani del suo paese. Esperta di violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia, aveva aspramente contestato il provvedimento, approvato dal Congresso del Brasile, di impiegare esercito e polizia federale per arginare gli atti di violenza e aveva accusato gli agenti di essere eccessivamente aggressivi nei confronti degli abitanti delle baraccopoli controllate da bande di criminali.

Martedì scorso, il giorno prima di essere uccisa, Franco aveva criticato la brutalità dilagante in città pubblicando un tweet, dal suo account personale, sull'omicidio di un ragazzo di 23 anni morto, secondo la famiglia della vittima, per mano della polizia militare. "Un altro omicidio di un ragazzo che potrebbe finire nell'elenco della polizia militare. Matheus Melo stava uscendo dalla chiesa, quanti altri dovranno morire prima che questa guerra finisca?".

Il governo brasiliano ha annunciato che chiederà alla polizia federale di assistere le autorità di Rio nelle indagini. Il governatore di centro-destra dello stato di Rio, Luiz Fernando Pezao, ha parlato di "vigliaccheria estrema" nei confronti di una donna "ammirevole, guerriera e attiva", mentre il sindaco evangelista della città Marcelo Crivella ha condannato il "brutale omicidio della consigliera Marielle Franco, la cui onestà, coraggio e spirito civico hanno rappresentato con incomparabile grandezza le virtù della donna carioca".

Human Rights Watch ha condannato fermamente gli omicidi. Amnesty International ha chiesto che sia svolta "un'indagine immediata e rigorosa che tenga conto del contesto, del motivo e della responsabilità degli autori dell'assassinio".

NOTA URGENTE | ANISTIA INTERNACIONAL O Estado, através dos diversos órgãos competentes, deve garantir uma investigação...

Pubblicato da Anistia Internacional Brasil su Mercoledì 14 marzo 2018

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Daiene Mendes, studentessa di giornalismo e attivista, ha ricordato così Marielle Franco: "Più che un'amica, Marielle era il simbolo delle nostre più grandi conquiste. Una donna come noi, nera, proveniente dalla favela, che ha avuto molta forza nell'affrontare le sfide istituzionali della politica che ci ha sempre mantenuti distanti".

Da ieri sera si sono moltiplicati gli inviti sui social, anche attraverso l'hashtag #JustiçaParaMarielle, a manifestare oggi all'esterno del municipio di Rio e in diverse altre città brasiliane.

Foto arquivo pessoal via ponte.org

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