Un articolo su Vox fa il punto sulle ultime ricerche al riguardo. Questi studi, come già evidenziato a giugno dall’OMS, suggeriscono sostanzialmente due cose: 1) Le mascherine aiutano a fermare la trasmissione del nuovo coronavirus, impedendo la diffusione di goccioline contenenti il virus quando le persone parlano, ridono, tossiscono, starnutiscono; 2) Indossare le mascherine è d'aiuto ma non sostituisce altre precauzioni, quindi bisogna continuare a lavarsi le mani e a mantenere il distanziamento fisico. Se c'è l'impressione di una contraddittorietà rispetto a quanto sostenuto da medici, esperti e autorità governative all’inizio della pandemia, è la stretta conseguenza del fatto che ci troviamo di fronte a un virus nuovo, che stiamo conoscendo man mano che si diffonde e viene studiato, commenta Jade Pagkas-Bather, esperta di malattie infettiva e medico all’Università di Chicago: «Oggi disponiamo di conoscenze che non avevamo solo pochi mesi fa. La conoscenza di come si comporta e si combatte il virus muta rapidamente. Ecco perché le cose sono così confuse». Tutto questo vale per l’efficacia delle mascherine, come per il ruolo degli asintomatici, la diffusione del virus tramite gli impianti di aerazione e il funzionamento stesso di SARS-CoV-2 e se i bambini si ammalano e sono contagiosi.