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Signora Minetti, scusissima, potrebbe dimettersi e restituire il malloppo?

14 Luglio 2011 2 min lettura

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Signora Minetti, scusissima, potrebbe dimettersi e restituire il malloppo?

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Dunque prima di tutto i fatti: l'avvocato della signora Minetti, nonché consigliera regionale in Lombardia, ieri ha parlato di "do ut des". Praticamente l'ex igienista dentale di Berlusconi si sarebbe concessa (do) al Premier in cambio di un posto in consiglio regionale (ut des). Personalmente la vita privata di Berlusconi non ci interessa, però ci piacerebbe capire per quale motivo la sua attività sessuale (evidentemente non del tutto gratuita) poi debba risultare a carico dei contribuenti (siamo sicuri che anche Giuliano Ferrara sarebbe d'accordo su questo punto). 
Michele Serra ancora una volta nella sua amaca in poche righe centra perfettamente la questione: 
“Tra le ragazze c’è chi ha avuto una Land Rover, chi è stata eletta in Consiglio regionale. Non è certo un reato”. Uno degli avvocati di Nicole Minetti ha così riassunto (molto efficacemente) l’andazzo del regimetto berlusconiano: le cariche pubbliche usate come una gratifica, un regalo a disposizione delle dame di corte. All’avvocato (e non solo a lui) sfugge la differenza tra una Land Rover e un mandato politico: la prima si paga con i propri quattrini, il secondo è a carico dei cittadini, che a Minetti pagano il notevole stipendio (sui diecimila al mese) di tasca propria, attraverso il prelievo fiscale. Tecnicamente, dunque, le mantenute del Capo diventano le mantenute di noi tutti, ovviamente senza chiederci se siamo d’accordo.
Sono convinto che Minetti non abbia rimesso il suo mandato non per protervia, ma perché soffre dello stesso analfabetismo civico di chi l’ha messa su quella sedia. Non hanno la più pallida idea dell’esistenza di una sfera pubblica che risponde a regole e princìpi che non sono gli stessi in voga nei concessionari d’auto, e dunque credono davvero che regalare un’automobile o un filo di perle o una carica pubblica sia la stessa cosa. In conclusione, e seguendo il filo logico dell’avvocato: forse non è un reato, però - mi scuso per la sintesi - fa veramente schifo.

Ecco non sarà reato, ma anche su questo ho i miei dubbi, di certo è una questione che va affrontata in nome della dignità delle donne, del rispetto dei cittadini e delle istituzioni pubbliche. E allora al Presidente Formigoni, che dovrebbe farsi carico della responsabilità di aver accettato di mettere in lista la signora Minetti (secondo la denuncia dei radicali addirittura con firme false) chiediamo: Cosa aspettate ad esigere le dimissioni della consigliera? E cortesemente è possibile che venga restituito il malloppo sottratto a noi contribuenti? Si tratta di oltre 12mila euro al mese. Considerando che la signora Minetti ricopre la carica di consigliera regionale dall'aprile 2010 siamo intorno al 180mila euro.
Cioè tanto per capire le proporzioni un membro del Parlamento britannico ha uno stipendio annuale di 65mila sterline e il Primo Ministro di 142mila sterline. 
Arianna Ciccone
@valigia blu - riproduzione consigliata

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