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Perché abbiamo paura dei rifugiati?

21 Ottobre 2016 4 min lettura

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Perché abbiamo paura dei rifugiati?

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Chi sono i rifugiati che arrivano nei nostri paesi? Quali sono le loro storie? Perché ne siamo spaventati? Cos'è che suscita il nostro timore? Zygmunt Bauman e la fondazione Refugee.pl provano a darci qualche risposta. Il primo attraverso spunti e riflessioni, la seconda con un quiz con cui ci mette alla prova per capire quanto ci lasciamo influenzare da pregiudizi e luoghi comuni.

Sociologo e filosofo polacco, Zygmunt Bauman dà voce a un cortometraggio di animazione di Luis Ruibal realizzato per Al Jazeera.

Queste le sue parole:

"Le persone che arrivano (in Europa) sono rifugiati, non persone che soffrono la fame, senza pane né acqua. Sono persone, fino a ieri, orgogliose delle proprie case e della propria posizione sociale. Persone spesso molto ben istruite, benestanti, divenute rifugiati, che vengono qui. Per trovare cosa? Il precariato. Il precariato che vive di ansia. E di paura. E noi abbiamo gli incubi. Ho una posizione sociale tranquilla e vorrei continuare ad averla. La parola 'precariato' deriva dal francese 'précarité' traducibile con 'camminare sulle sabbie mobili'. E ora, arrivano queste persone dalla Siria e dalla Libia che portano minacce da paesi lontani direttamente nelle nostre case. Ce li troviamo improvvisamente accanto. Non possiamo evitare la loro presenza. Simboleggiano, incarnano, tutte le nostre paure. Ieri erano uomini potenti nel proprio paese, uomini molto felici. Come lo siamo noi oggi. Ma guardate cosa è accaduto. Adesso sono senza casa. Senza mezzi di sussistenza. E siamo solo all'inizio. Non esiste una scorciatoia, una soluzione immediata. Dobbiamo prepararci a vivere tempi molto difficili. L'ondata di immigrazione dello scorso anno non è stata l'ultima. Sono sempre di più le persone in attesa di partire. Bisogna accettare questa situazione. Uniamoci e troviamo una soluzione".

Refugee.pl è una fondazione dedicata all'attivista polacca Małgorzata Jolanta Jasiczek-Gebert, direttrice del PHO Refugee Counselling Centre che si è occupato per 22 anni di progetti legati ai rifugiati e dal quale l'ente ha preso vita nel 2015.

In un mondo sempre più travolto dall'incessante arrivo nelle nostre città di migranti che vivono con noi e fanno parte ormai della nostra quotidianità, qualunque sguardo ambiguo di un passante, sembra rappresentare una minaccia. Come facciamo a distinguere un rifugiato da un potenziale nemico?

Qui la proposta di Refugee.pl:

"Con l'aumento dei conflitti armati in Medio Oriente, l'Europa si trova ad affrontare la più grande crisi migratoria dalla seconda guerra mondiale. Ogni anno, centinaia di migliaia di migranti rischiano la vita per raggiungere i paesi europei e chiedere protezione internazionale. Allo stesso tempo, le notizie sugli attacchi terroristici aumentano la paura nei confronti di chi arriva da paesi extraeuropei. La distinzione tra 'rifugiato' e 'terrorista' sta diventando pericolosamente confusa.

Il rifugiato è una persona che a causa del timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova al di fuori dei confini del paese di cui è cittadino e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione della sua nazione. Per ritornare al significato originario del termine 'rifugiato', la fondazione Refugee.pl ha creato un quiz interattivo che si propone di aiutare a distinguere i nemici delle società europee dai rifugiati. In questo modo, i partecipanti possono mettere alla prova la propria capacità intuitiva rispondendo ad una semplice domanda: rifugiato o nemico?

Per esempio: l'uomo anziano che si intravede nel video con lineamenti mediorientali è legato ad Al-Qaida? Risposta sbagliata. È Carl Djerassi - chimico di fama mondiale, co-inventore della pillola contraccettiva. E questo uomo di colore dallo sguardo ostile è un pericoloso criminale? Risposta sbagliata. È Luol Deng, fuggito dalla guerra in Sudan, attualmente giocatore del campionato NBA e che per due stagioni ha fatto parte dell'All Star Team. E chi è la donna ritratta? È Rita Ora. Di padre musulmano e madre cristiana, fuggiti dalle persecuzioni in Kosovo. È una cantante candidata otto volte agli MTV Europe Music Awards.

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Abbiamo scelto più di dodici personalità illustri del mondo della scienza, dello sport e dell'arte. I nostri eroi sono rifugiati, il cui talento è diventato motivo di orgoglio per i paesi che offrono loro protezione. Eroi, le cui storie personali spesso ci sono sconosciute. Dopo aver cercato di scoprire le identità di cinque personaggi scelti a caso, all'utente viene mostrato il risultato finale e un breve promemoria: non confondere 'rifugiato' con 'nemico'. Essere definito rifugiato è un segno di forza, di coraggio, e di vittoria e grazie a vari amici influencer della fondazione, il quiz viene condiviso sui social. Aiutaci anche tu, condividendolo".

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