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Non votateci!

2 Giugno 2011 2 min lettura

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Non votateci!

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Valigia Blu è stata candidata tra i migliori blog giornalistici dalla giuria del Premio Ischia Internazionale del Giornalismo sezione social network. A votare e a decidere chi vincerà sarà la rete. Ma il nostro è un appello al contrario: non votateci! Vi spieghiamo perché.

Quando abbiamo ricevuto la comunicazione di essere stati selezionati tra i migliori 17 blog giornalistici ovviamente eravamo felici. Poi siamo andati a vedere l'elenco dei nostri colleghi candidati e i relativi lavori indicati come particolarmente meritevoli. E lì non c'è voluto molto per capire che eravamo fuori luogo. Non meritavamo di essere in quell'elenco. Tra l'altro abbiamo notato assenze imbarazzanti (come quella dell'AntiComunitarista, se un giorno ci sarà memoria della vera natura della Lega sarà grazie a questo blog e al lavoro impressionante di Daniele Sensi) e dopo una lunga e combattuta discussione abbiamo deciso di non partecipare, di non chiedere a chi ci segue e ci stima di votarci. Non sosteneteci, non meritiamo né quella segnalazione né casomai di vincere. 
Il lavoro per cui siamo stati segnalati non è il reportage collettivo su L'Aquila a un anno dal terremoto o il servizio "Nell'inferno di Terzigno"(realizzato insieme all'associazione cittadini-giornalisti) entrambi pubblicati su L'Espresso online, ma è la campagna di mobilitazione contro la legge bavaglio alla rete. Non è proprio giornalismo, è attivismo, è sensibilizzazione dell'opinione pubblica attraverso la rete, è mobilitazione. Il nostro non è un vero e proprio blog giornalistico, è qualcosa di anomalo, forse indefinibile, un mix folle. Siamo un movimento d'opinione, non facciamo informazione sul campo in maniera sistematica, non siamo giornalisti e forse nemmeno blogger, siamo cittadini che utilizzano la rete per partecipare, per dare un contributo, per sentirsi vivi e creare comunità intorno a tematiche di interesse generale: la legge elettorale, la libertà di informazione, la difesa della Costituzione... La nostra pagina su facebook, poi, è sostanzialmente un aggregatore di notizie. 

Non ce la sentiamo di chiedervi di votarci quando sappiamo bene che in quell'elenco noi non dovremmo esserci. 
In quell'elenco ci sono persone che stimiamo moltissimo e ad essere sinceri non ci sentiamo affatto alla loro altezza. In quell'elenco c'è il blogger egiziano Wael Ghonim, responsabile per il Medio Oriente per il marketing di Google, tra i promotori della rivolta egiziana. In quell'elenco c'è Agoravox con la strepitosa intervista a Julian Assange di Francesco Piccinini. Ecco, votate loro!
Arianna Ciccone
@valigia blu - riproduzione consigliata

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