Il nonsenso di Odifreddi
1 min letturaAh, ma allora è come nel wrestling: viva lo spettacolo, viva i fuochi d'artificio, viva la gente che si rulla di cartoni! Chissenefrega se di mese in mese le storie che si sussuegono sono piene di buche e incongruenze: indossiamo tutti una maglietta fica e facciamo il tifo per i nostri beniamini!
Perché eravamo rimasti a Odifreddi che lascia il proprio blog dopo orribile et antidemocratica censura, e ora dopo un mese lo ritroviamo lì senza una spiegazione, manco un «ehi, indovinate chi è tornato in città», tutto preso a trollare religioni monoteiste come un Pontifex ateo.
E allora è sempre e comunque uno show, e la censura fa parte dello show, perché quella vera accade di solito in silenzio, con discrezione. Se non fosse, bisognerebbe fare la fila per chiedere a Mister Logica: se A è diverso da B, e sei andato via perché ti hanno censurato, come mai sei tornato? Hanno smesso di censurarti? Per caso te ne eri andato perché ti hanno detto «Piergiò, i sofismi coi nazisti li fanno al bar dell'Accademia, non all'Accademia», e allora sei andato via sbattendo la porta per Lesa Maestà, ma faceva più fico dire «gensùra, gensùra»? Avevi dimenticato la password e ti vergognavi a dirlo? Nel frattempo è venuta la redazione di Repubblica.it a dire «Oh, scusa, Piergiò, dai torna, per farci perdonare andiamo fuori dalle chiese dove i bambini fanno catechismo e urliamo "tanto non esiste" appena escono»?
Così, per sapere, per essere sicuri che Socrate non sia un wrestler greco che combatte la crisi col suo temibile Logos Suplex.