Il caso @Riotta, @Beppe_Grillo e la denuncia per un retweet
2 min letturaGianni Riotta sarebbe stato querelato da Beppe Grillo per un retweet. Questa la notizia che girava ieri in Rete. Ma è andata proprio così? Vediamo i fatti.
Il 29 dicembre scorso sull'edizione siciliana de la Repubblica esce un articolo di Carmelo Caruso riguardo alla probabile delega "a responsabile dell'Ato idrico" a Mario Giarrusso, avvocato ed esponente del MoVimento 5 stelle
Gianni Riotta, legge questa notizia e ci scrive un tweet parlando di "lottizzazione" - termine che nell'articolo non è presente -:
Prima lottizzazione 5 Stelle @beppe_grillo in Sicilia il capolista avvocato Giarrusso lottizzato presidente Ato Idrico Catania @repubblicait
— gianni riotta (@riotta) Dicembre 29, 2012
Mario Giarrusso si sente diffamato e decide - ieri, 2 gennaio - di querelare i due giornalisti:
Il signor Gianni Riotta, così come il giornalista di Repubblica Carmelo Caruso, non distingue un incarico di sottogoverno o uno "lottizzato" da un incarico professionale. Purtroppo per loro sarò costretto a fornire questa spiegazione tramite altri avvocati, miei colleghi, che in tribunale difenderanno il mio nome e quello del MoVimento 5 Stelle e spiegheranno a questi signori la differenza tra un incarico professionale e un posto da lottizzato o un posto da sottogoverno.
Rewind: il fatto è quindi che Gianni Riotta sarebbe stato querelato - insieme al collega de la Repubblica - non per un retweet ma per aver interpretato a modo suo una notizia e averla data, secondo il "grillino", in maniera diffamatoria, con un tweet.
Quindi non è corretto dire che è stato querelato da Beppe Grillo e neppure che la causa sia un suo retweet - ben specificato ieri anche da Massimo Mantellini -
Vi ho girato notizia da @repubblicait e @beppe_grillo mi fa querelare. Benvenuti nella nuova politica della trasparenza 5 STELLE :-)
— gianni riotta (@riotta) Gennaio 2, 2013
.@mastrobradipo @beppe_grillo @repubblicait no no Grillo mi ha fatto querelare perché ho rt un articolo Repubblica :)
— gianni riotta (@riotta) Gennaio 2, 2013
Infine, sempre in Rete, riguardo a questa vicenda, si discuteva della possibilità o meno di essere querelati per un RT. Il RT come il tweet non dovrebbe esimere dalla verifica della notizia e in caso contrario si può incorrere in querele per diffamazione. Al riguardo consigliamo Tweet, retweet e diffamazione, una raccolta di articoli sul dibattito che si è scatenato in Inghilterra intorno al caso McAlpine e il post di Ernesto Belisario sulla natura del RT Retwittare o non Retwittare: questo è il problema.
Forse è giunta l'ora della tweet-rettifica :D
@diritto2punto0 è giunta l'ora del tweet-rettifica :D / @simonespetia
— arianna ciccone (@_arianna) Gennaio 2, 2013