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Facebook annuncia “Clear History”: così avremo più potere sui nostri dati e sulle informazioni del nostro account

3 Maggio 2018 4 min lettura

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Facebook annuncia “Clear History”: così avremo più potere sui nostri dati e sulle informazioni del nostro account

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Durante la conferenza F8 di Facebook, Mark Zuckerberg ha annunciato alcune novità che il social network introdurrà sulla sua piattaforma. Grande enfasi è stata data sui giornali alla sperimentazione della app di dating online sul modello di Tinder, per creare uno spazio a parte per i single per potersi conoscere online e incontrarsi, ma il keynote speech di Zuckerberg ha toccato molti altri temi, tra i quali l’avvio di un nuovo processo di revisione delle app, l’introduzione di un nuovo filtro per proteggere gli utenti dai commenti di bullismo su Instagram, la sperimentazione delle traduzioni nelle chat su Messenger che riguarderà gli utenti americani che scrivono in inglese e spagnolo, il miglioramento del servizio di Safety Check attraverso l’utilizzo di foto e video che testimoni oculari potranno inviare, la possibilità per gli utenti di poter visualizzare chi sta pubblicizzando annunci politici e quanto sta spendendo (in questo modo, scrive Ijnet, “i giornalisti saranno in grado di seguire i soldi spesi per gli annunci politici su Facebook per le prossime elezioni in Brasile, Messico, India, e Pakistan").

Today at our F8 conference I'm going to discuss a new privacy control we're building called "Clear History". In your...

Pubblicato da Mark Zuckerberg su Martedì 1 maggio 2018

 

La novità più importante riguarda la privacy e la conservazione dei dati della cronologia di navigazione. Si tratta probabilmente del più grande aggiornamento del social network da quando è esploso lo scandalo di Cambridge Analytica, scrive Kurt Wagner su Recode. Prima della conferenza dei giorni scorsi non c’era mai stato un modo per impedire a Facebook di conservare queste tipologie di informazioni.

Leggi anche >> Guida al caso Facebook-Cambridge Analytica: gli errori del social, la reale efficacia dell’uso dei dati e il vero scandalo

La nuova funzione di privacy si chiama “Clear History” (ndr, “Cancella la cronologia”). Consentirà agli utenti di eliminare i dati che Facebook ha raccolto da siti e app navigate al di fuori del social network. Ogni utente potrà cancellare parte della cronologia di navigazione dall’archivio dati di Facebook. Qualcosa di simile alla cancellazione dei cookie dalla cronologia dei browser, ha spiegato Zuckerberg.

Proprio come ciascuno di noi può cancellare la cronologia di navigazione dei motori di ricerca che utilizziamo, che conserva le informazioni sui siti web da noi visitati, gli iscritti a Facebook avranno, dunque, un’opzione per cancellare le informazioni che il social network mantiene su ciò che stanno facendo sulla piattaforma. “Sarai in grado di utilizzare questo strumento per visualizzare le informazioni sulle app e sui siti web con cui hai interagito. Sarai in grado di cancellare tutte queste informazioni dal tuo account. Sarai anche in grado di eliminarle definitivamente”, ha detto Zuckerberg. Tutto questo renderà l’esperienza su Facebook “peggiore” per gli utenti, ha proseguito il fondatore del social network, ma la società era chiamata a offrire agli iscritti alla piattaforma più opzioni tra cui scegliere allo scopo di bilanciare la personalizzazione dell’esperienza sul social network con la privacy.

Fino ad ora Facebook poteva raccogliere una serie di dati dalla cronologia di navigazione di ciascuno di noi relativi all’elenco di siti web e app utilizzate quando non siamo sulla piattaforma. La società era in grado di raccogliere queste informazioni grazie a una serie di plug-in di Facebook che inviavano i dati di navigazione al social network. Principalmente queste informazioni venivano utilizzate per indirizzare annunci pubblicitari mirati agli utenti della piattaforma, spiega ancora Wagner su Recode. Se, per esempio, stavamo guardando un paio di scarpe su un particolare sito senza però acquistarle, probabilmente avremmo poi visto un annuncio riguardante quelle stesse scarpe su Facebook.

La nuova funzione annunciata da Zuckerberg — attualmente in fase di sviluppo — consentirà per la prima volta agli utenti del social di disattivare questa raccolta di dati. “Una volta implementato questo aggiornamento, ognuno sarà in grado di visualizzare le informazioni sulle app e i siti web con i quali abbiamo interagito, potrà cancellare queste informazioni dal proprio account e disattivare l’archiviazione di questi dati”, ha spiegato l’ideatore di Facebook durante la conferenza.

Gli iscritti al social network potranno cancellare i propri dati di navigazione dai server di Facebook o chiedere alla società di non conservarli nel momento in cui si iscriveranno. I dati di navigazione potrebbero ancora essere conservati in un insieme aggregato anonimo per le aziende che utilizzano Facebook per scopi analitici, ma non dovrebbero essere legati al singolo profilo individuale o utilizzati per la targetizzazione. Nel momento in cui gli utenti elimineranno la storia della propria navigazione su Facebook, infatti, la piattaforma rimuoverà tutti i dati identificativi dalla cronologia, ma continuerà a fornire analisi aggregate agli sviluppatori.

Se si sceglie di cancellare semplicemente i dati invece di eliminarli completamente, disattivando la loro archiviazione, questi non verranno tolti istantaneamente. Facebook conserverà queste informazioni per un po’ di tempo, un periodo più breve ai 90 giorni che la società ha come limite per detenere i dati degli utenti.

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L’intervento, scrivono Anna Escher e John Constine su Techcrunch, è arrivato dopo le polemiche nate dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, l’audizione di Zuckerberg al Congresso e l’imminente introduzione delle nuove normative sulla privacy con il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (GDPR) che entrerà in vigore in Europa a fine maggio.

La possibilità di cancellare la cronologia della navigazione è un aggiornamento che avrà probabilmente un impatto diretto sulla quantità di dati che Facebook raccoglie sui suoi utenti, spiega ancora Wagner su Recode. Tutte le altre modifiche miravano a limitare i dati che la società condivideva con terzi, in questo caso si interviene sui dati raccolti dal social network.

Foto in anteprima via infoglitz.com

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