In queste ultime settimane abbiamo sperimentato, per la prima volta in questi termini, l'isolamento fisico esteso a tutta la popolazione. È stata una scelta difficile e coraggiosa che sembra aver inciso sulla diffusione del virus, così che il mitico “erre con zero”, il numero di riproduzione di base è verosimilmente sceso sotto la soglia critica di uno. Ma è una strategia che non può essere sostenuta a lungo perché i costi sono altissimi e bisogna pensare a un sistema che una volta riaperte le nostre porte di casa riesca a imbrigliare i contagi. Per passare dall'isolamento generalizzato a quello selettivo sarà necessario potenziare i servizi sul territorio, spiega Paolo D'Argenio, tra i responsabili del Programma di Formazione in epidemiologia applicata presso l'Istituto Superiore di Sanità e ora in pensione. [Leggi l'articolo su Scienza in Rete]