Questa epidemia ci sta dicendo due cose: che non siamo più abituati alle malattie infettive, non abbiamo più una cultura del contagio così stretto, e che l'umanità è fatta di solidarietà, nessuno si salva da solo e abbiamo tutti bisogno di tutti. A parlare è Massimo Soloperto, pneumologo dell'ospedale Moscati di Taranto che in un'intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno racconta quali sono i momenti che i medici e i pazienti attraversano mentre affrontano COVID-19. «La condizione di questa malattia è estremamente debilitante, toglie l’energia, svuota completamente, dà una debolezza estrema, un’astenia profonda che arriva sino all’anima. Poi pian piano senti tornare le forze, torna il respiro e, non appena ci si può mettere in contatto con i propri cari, il telefonino diventa uno strumento straordinario». [Leggi l'intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno]