In un incontro con i presidenti delle 16 regioni tedesche, la cancelliera Angela Merkel ha comunicato la decisione di posticipare la riapertura di scuole e asili del paese al 6 maggio. "Ogni allentamento delle restrizioni porta a un maggior numero di persone che si spostano, si incontrano in pubblico e riempiono i centri urbani e i trasporti pubblici. Per questo motivo dobbiamo continuamente tenere d'occhio il modo in cui queste aperture possono generare possibili nuove infezioni", ha detto la cancelliera ai giornalisti. Questa decisione arriva dopo la pubblicazione di uno studio, pubblicato in pre-print, condotto dal principale virologo tedesco, Christian Drosten, che ha rilevato che, seppur con sintomi molto più lievi, il nuovo coronavirus colpisce i bambini agli stessi livelli degli adulti. Ciò fa pensare che le scuole e gli asili nido possano fungere da amplificatori del contagio nel caso in cui le attuali restrizioni venissero revocate. "Dobbiamo mettere in guardia contro una riapertura illimitata di scuole e asili nella situazione attuale, con una popolazione ampiamente suscettibile e la necessità di mantenere basse le velocità di trasmissione", hanno detto gli autori dello studio. L'apertura delle scuole e degli asili è molto dibattuta anche negli altri paesi. In Francia si pensa di riaprirli dopo l'11 maggio, in Italia non prima di settembre, la Danimarca sta valutando il da farsi dopo che il tasso di contagiosità è tornato a salire, passando dallo 0,6 registrato il 14 aprile allo 0,9 della scorsa settimana. “Il tasso di contagiosità è solo uno dei parametri da prendere in considerazione. Attualmente il sistema sanitario sta reggendo e ci sono posti in terapia intensiva", ha detto Kare Molbak, a capo del Serum Institute. La cancelliera tedesca Merkel ha insistito sul fatto che la Germania debba allentare in modo cauto e graduale le restrizioni adottate per contenere la diffusione del virus. [Leggi l'articolo sul Financial Times]