Di fronte all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di anticipare di oltre un mese la consegna dei 4 miliardi e 700 milioni di euro dovuti come ogni anno ai Comuni. E di stanziare una somma aggiuntiva di 400 milioni che serviranno ai «buoni spesa» da consegnare alle famiglie in difficoltà. Si tratta dell’anticipo del fondo di solidarietà da 4 miliardi e 300 milioni che doveva essere erogato a maggio con un’aggiunta di 400 milioni che lo Stato ha concesso consapevole del ritardo nella consegna dei 600 euro previsti dal decreto «Cura Italia». L’esito di un accordo tra governo e Anci, l’associazione dei Comuni guidata da Antonio Decaro siglato anche per fare fronte a un disagio sociale che, questo è il timore del Viminale, potrebbe sfociare in proteste e rivolte. In questo articolo sul Corriere, Fiorenza Sarzanini ricostruisce come saranno divisi i fondi, come funzioneranno i buoni spesa e a chi spetteranno. [Continua a leggere l’articolo sul Corriere della Sera]