Post Scienza

Paracetamolo e autismo: la crociata di Trump contro la scienza

26 Settembre 2025 5 min lettura

author:

Paracetamolo e autismo: la crociata di Trump contro la scienza

Iscriviti alla nostra Newsletter

5 min lettura

Dal 2025 i bambini nello spettro autistico rimarranno solo un ricordo del passato. Come quelli con la polio. Il presidente Donald Trump ha infatti annunciato i risultati dello studio fatto dai suoi esperti sulle cause dell'autismo e – ormai lo abbiamo letto tutti – hanno individuato il paracetamolo come fattore su cui ora sarà necessario intervenire ufficialmente a livello regolatorio tramite la FDA. Ovviamente, come con tutti i grandi annunci, prima di commentare aspettiamo di leggere i dati. Che saranno sicuramente pubblicati almeno su Science, o su Nature Medicine. Sia quelli epidemiologici, sia quelli meccanicistici. Aspettiamo fiduciosi.

Certo questo annuncio è sorprendente. Le cause dell'autismo nei bambini sono state indagate a lungo dalla comunità scientifica: il primo articolo che si riferisce esplicitamente all'argomento è stato indicizzato su PubMed già dal 1957. E pare che per 60 anni (e 33.089 articoli) nessuno ci abbia capito tanto. Mentre sarebbero bastati cinque mesi (Kennedy ha annunciato ad aprile 2025 l'inizio degli studi) per scoprire tutto. Bastava solo guardare dalla parte giusta, dunque.

Ed è sorprendente che nessuno sia mai riuscito a capire che il problema fosse l'utilizzo del paracetamolo in gravidanza. Nemmeno dopo che qualcuno, visto che dal 1957 in poi sono stati fatti decine di migliaia di studi, cercando in tutte le direzioni, aveva ipotizzato che forse, magari, poteva esserci qualche associazione (in termini di aumento del rischio, molto diverso da fattore causale), suggerendo altri studi, e così altri erano subito andati a verificare. Come l'ultimo recentissimo studio pubblicato su Jama nel 2024 da ricercatori del Karolinska di Stoccolma e della Drexel University, fatto su 2.480.797 bambini tra il 1995 ed il 2019, che però non ha trovato nessuna differenza. Niente.

Nelle conclusioni dell'articolo si legge:

“Acetaminophen use during pregnancy was not associated with children’s risk of autism, ADHD, or intellectual disability in sibling control analyses”. 

Nella discussione: 

“Results of this study indicate that the association between acetaminophen use during pregnancy and neurodevelopmental disorders is a  noncausal association. Birthing parents with higher acetaminophen use differed in many aspects from those with lower use or no use. Results suggested that there was not one single “smoking gun” confounder, but rather that multiple birthing parents’ health and sociodemographic characteristics each explained at least part of the apparent association”.

In sintesi, l'associazione tra l'uso di acetaminophen (paracetamolo) in gravidanza e disordini del neurosviluppo non è causale e dipende da molte differenze sia a livello di salute che sociodemografico tra i genitori che hanno fatto uso di acetaminophen e quelli che non lo hanno fatto. Ovvero, le cause sono altre.

Ma a Trump non importa delle evidenze scientifiche, importa del consenso popolare. Tanto che prima di fare “le sue ricerche” ha interrotto progetti di ricercatori competenti che da anni studiavano l'argomento.

Ovviamente non c'è nessuna nuova ricerca, nessun nuovo studio che sarà pubblicato.  Trump e Kennedy hanno solo deciso di affidarsi completamente a quegli studi che a loro facevano comodo. E nell'attesa di trovare un’associazione con qualcosa contenuto nei vaccini (il mercurio no, l'alluminio no, il DNA no, ma ora comandiamo noi e non abbiamo più bisogno che una cosa sia reale per essere vera...) è stato comunque trovato un colpevole, un cattivo, qualcuno da accusare, da ritenere responsabile. 

Era importante per un presidente che costruisce il suo consenso tra chi lo segue ciecamente dandogli in pasto “cattivi” che lui sistemare. Certo, accusare la genetica, una manciata di mutazioni e polimorfismi, o qualcosa di complicato che succede nel corso dello sviluppo dell'embrione a causa di fattori che ancora non conosciamo, non sarebbe redditizio quanto la solida accusa a un farmaco.  

A questo punto siamo curiosi di ascoltare qualche commento da parte degli epidemiologi “incompresi” di cui Kennedy si è recentemente circondato (Jay Bhattacharya, Marty Makary, Martin Kulldorf, Vinay Prasad...). Probabilmente, sono un bel po' in difficoltà. Ma nessuno di loro oserà dire che il re è nudo. 

E ora che succede? Ovviamente questa non è la prima pagliacciata pseudoscientifica a cui assistiamo, specialmente se è coinvolto Robert F. Kennedy.  E altre ce ne dobbiamo aspettare. Tra le tante cose che ha detto Trump nel suo annuncio c'è anche una bella bordata sulla pericolosità dei vaccini per l'infanzia  (“È troppo liquido. Ci sono troppe cose diverse che vengono somministrate ai bambini in quantità eccessive. Guardate le dimensioni di questa cosa. Sono circa 80 vaccini diversi e oltre ai vaccini…”).

Però già oggi questo annuncio pone diversi problemi. Il primo è cosa useranno d’ora in avanti tutte le future mamme come antidolorifico in alternativa al paracetamolo? L'uso di antinfiammatori non steroidei infatti è già sconsigliato in gravidanza, come quello degli oppioidi. Il paracetamolo era l'unico consigliato in gravidanza. Togliere anche quello senza evidenze concrete, è irresponsabile.

Il secondo problema è che, ad esser maligni, all'orizzonte potrebbe iniziare a profilarsi un bel conflitto di interessi. Trump e Kennedy, infatti, oltre a sconsigliare il Tylenol (paracetamolo) hanno proposto un rimedio senza alcuna efficacia provata, il Leucovorin (acido folinico) che sta per essere approvato dalla FDA e viene venduto dalla company iHerb di Mehmet Oz, che è a capo dei Centers for Medicare and Medicaid Services. Va detto che Oz è sembrato prendere leggermente le distanze dall’annuncio di Trump e forti perplessità sono state mosse dai repubblicani stessi.

Il terzo problema è che ne sarà ora di tutti gli studi in corso sulle cause dell'autismo. Molti sono già stati interrotti. Saranno consentiti solo quelli che indagano sui vaccini?

Infine l'ultimo problema è che, dopo la commissione governativa che nel 2024 ha identificato le cause della pandemia da Covid-19 nella sperimentazione "finanziata da Fauci"/NIAID/ NIH al Wuhan Institute of Virology, abbiamo un’ulteriore e forte conferma di un sistema politico che non rispetta in alcun modo l'evidenza scientifica ma la distorce consapevolmente per motivi di propaganda e di consenso. 

Un’opera buffa in tre atti. Atto primo: Trump dice che la popolazione americana non si fida più degli scienziati:

“Negli ultimi cinque anni, la fiducia nel fatto che gli scienziati agiscano nel miglior interesse del pubblico è diminuita in modo significativo. La maggior parte dei ricercatori nel campo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica ritiene che la scienza stia affrontando una crisi di riproducibilità. La falsificazione dei dati da parte di ricercatori di spicco ha portato a ritrattazioni di alto profilo di ricerche finanziate dal governo federale. Purtroppo, il governo federale ha contribuito a questa perdita di fiducia. In diversi casi degni di nota, i dipartimenti esecutivi e le agenzie (agenzie) hanno utilizzato o promosso informazioni scientifiche in modo altamente fuorviante...”

Atto secondo: Trump dice che ora ci pensa lui a ricostruire una scienza rigorosa trasparente ed onesta:

“La mia amministrazione si impegna a ripristinare uno standard di eccellenza per la scienza, al fine di garantire che la ricerca finanziata dal governo federale sia trasparente, rigorosa e incisiva e che le decisioni federali siano basate sulle prove scientifiche più credibili, affidabili e imparziali disponibili”.

Iscriviti alla nostra Newsletter


Come revocare il consenso: Puoi revocare il consenso all’invio della newsletter in ogni momento, utilizzando l’apposito link di cancellazione nella email o scrivendo a info@valigiablu.it. Per maggiori informazioni leggi l’informativa privacy su www.valigiablu.it.

Atto terzo: il governo USA (Trump) fa approvare alla FDA un trattamento per l'autismo che non serve a niente venduto da una company organica al governo.

È quello che già alcuni mesi fa alcuni definivano "il nuovo lysenkoismo americano": la scienza piegata alla propaganda, i ricercatori zittiti, i cittadini convinti che l’evidenza sia ciò che il potere decide. Il paese che ha avuto fino ad oggi un primato sicuramente indiscutibile, quello scientifico, ormai è alla deriva spinto dalla follia del suo presidente e dall'opportunismo dei suoi stretti collaboratori.

 

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CAPTCHA Image
Reload Image

Segnala un errore