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#SpiderTruman: i cretini del web e una domanda per l’On. Di Pietro

20 Luglio 2011 3 min lettura

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#SpiderTruman: i cretini del web e una domanda per l’On. Di Pietro

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Mentre aspettiamo di sapere dall'Onorevole Di Pietro se ci sia anche l'IDV, in maniera diretta o in diretta, dietro l'operazione SpiderTruman (ribadiamo in nome della trasparenza del rapporto politica-cittadino), proponiamo una riflessione sulla rete di Massimo Mantellini:
<Aggiungo due cose al bel post di Galatea sul misterioso precario parlamentare che non c’è. Sono cose di rete, preoccupazioni sulla rete.

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Chi ha pensato questa iniziativa (dato per assodato che si tratta di una iniziativa come è stato scritto di “marketing politico”) è cretino due volte. 

La prima perché iniziative del genere usano la rete senza diventare rete. E sono per questo una formidabile occasione mancata. Sono pratiche di controllo come tante altre in fondo, di chiara estrazione pubblicitario-televisivo dove l’attore è finto, il messaggio verosimile ed il pubblico è il bersaglio. Archi riflessi, dove ad azione corrisponde proporzionale ed attesa reazione. 
Funzionano queste pratiche su Internet? Ovviamente sì. Ma sono la scintilla dell’accendino dentro la botte di melassa. Due secondi di luce e poi più nulla. 
Gli inventori di Spider Truman sono cretini anche per una seconda ragione.

Danno ragione ad una vecchia retorica anti Internet che certamente non aiuta la crescita della consapevolezza dei cittadini in rete. Si può forse riassumere nella frase di Umberto Eco secondo la quale “chiunque su Internet ha diritto a manifestare la propria irrilevanza“. Lo snobismo sabaudo di Eco ha solide ragioni per essere rappresentato, quello degli attivisti anticasta, non ha nemmeno la giustificazione di una autorevolezza in pericolo. 

Non c’è costruzione di senso in iniziative del genere, nessuna aggregazione di intelligenze differenti attorno ad un progetto comune. Solo un paio di attori che costruiscono giochini che titillano la parte meno nobile di ciascuno di noi. Un sottofondo di ansie, insoddisfazione e sdegno che tutti abbiamo accumulato negli anni e che cerca la maniera per manifestarsi. 
Se i cretini non fossero cretini capirebbero che la straordinarietà di Internet è nella inedita possibilità di creare consenso e narrazione (ma anche contrapposizione, opposizione politica) attorno a informazioni magari inedite, magari piccole, ma comunque sottoposte al controllo ed al ragionamento collettivo. Gente differente e lontanissima che manifesta ed unisce – questa volta – la propria rilevanza
La costruzione di un percorso informativo alternativo che di fatto diventa per sua stessa natura rivoluzionario rispetto a quello dominante ma che non potrà mai essere populista e plebiscitario. E che non si compie in 5 minuti e non prevede generici like, fans e +1 vari collezionati a centinaia di migliaia. 
I cretini urlano nella trombetta del nonno sordo “RIVOLUZIONE” e pensano che il loro raffinato lavoro sia così concluso.
Occorrono contromisure: che il nonno dismetta la trombetta e si doti di opportuno impianto acustico elettronico. E che quando all’orizzonte compare certa gente decida di spegnerlo per un istante sussurando “Toh ecco di nuovo quel cretino che urla rivoluzione”. >
@valigia blu - riproduzione consigliata
p.s. Gianfranco Mascia ha fatto sapere in un post su facebook che non c'entra niente con il precario anonimo. A questo punto però attendiamo una smentita ufficiale di quanto ha dichiarato al Fatto Quotidiano. Perché non noi, ma lo stesso Mascia ha sostenuto di essere, in qualche modo, dietro l'operazione: "Le notizie che finora ha riportato sono solo un antipasto, anche se in pochi daranno diffusione a quanto diranno i precari nelle prossime settimane”, le sue “rivelazioni” su Facebook sono il primo tassello di un progetto più ampio che, da qui a settembre porterà alla luce altri precari sfruttati da altre Caste. Dopo quella della politica, seguiranno quella dei giornalisti, dei sindacati e tante altre”. “E’ una questione di strategia comunicativa. Se avessimo fatto una conferenza stampa sui privilegi della Casta, chi ci avrebbe ascoltato? Nessuno. Metterci la faccia in questo caso non sarebbe servito a nulla, così abbiamo attirato l’attenzione in maniera diversa”. 
E sarebbe necessaria una smentita di questa intervista perché intanto SpiderTruman dà del cialtrone a Mascia e la pagliacciata continua con la bandiera italiana per apparecchiare la tavola. Vota il politico di cui vuoi sapere i segreti! Sì, abbiamo bisogno di anticorpi. 

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