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Benvenuti a Zaialand

15 Novembre 2010 2 min lettura

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Benvenuti a Zaialand

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 Il primo articolo d’una nuova rubrica, o meglio un’introduzione, direttamente dal cuore del Veneto, dove Zaia e i suoi soci si impegnano da anni per portare a compimento le direttive della Lega Nord, esasperando paure e stereotipi fra i cittadini, i quali, senza dubbio, possiedono enormi responsabilità, sia gli affezionati sia i contrari alle camicie verdi. 

Un territorio, il Veneto, nel quale la corsa alla piccola impresa ha permesso un galoppo economico senza precedenti nel nostro paese, nel quale la furia di diventare come i “paroni” ha stimolato il singolo dipendente a rischiare da solo tempo, energie e denaro, con notevoli risultati in non rari casi. Se il PIL della provincia di Treviso o di Vicenza è pari a quello di certe nazioni del mondo non è questione di fortuna, ma di lavoro, tanto lavoro, senza pause e festività il più delle volte. 
Un galoppo che tuttavia non ha vissuto un corrispettivo culturale, se è vero che nonostante un’ottima media di laureati rispetto all’intero paese le cifre che riguardano il numero di librerie per centomila abitanti o il numero di biglietti venduti presso i teatri, soltanto per citare due esempi, sono sconfortanti; per non parlare della devastazione dell’ambiente, spremuto com’è per ospitare un nuovo capannone industriale.
Ma la natura non attende e reagisce con violenza, come nel caso della recente alluvione. 
Venerdì 10 novembre, nel sito della Regione Veneto, si è appreso che il primo stanziamento è di 300 milioni di euro, un’inezia se si pensa alla quantità di danni a case e aziende, e senza considerare che la sistemazione degli argini dei fiumi, vero problema del territorio, dovrà ancora attendere. 
L’ultimo dramma vissuto da tanti veneti ha ripresentato l’occasione per i dirigenti leghisti di cavalcare il malcontento e la disputa contro Roma ladrona, sottolineando a chiare lettere che nel caso non fossero arrivati gli aiuti alla regione si sarebbe ricorso al non pagamento delle tasse. Retorica politica debole giacché al Governo vi sono i leghisti, non l’opposizione, e sarebbe stato paradossale che non fossero stanziati i fondi, se, con una visione cieca e risibile, si volesse contestualizzare una tragedia simile con colori politici. 
I leghisti sempre in guerra con Roma e l’Unità d’Italia, sempre vigili, a loro dire, sui flussi economici in entrata e in uscita. Un coacervo di paure e stereotipi, considerati come magma cui attingere in caso di necessità, non solo in tempi di campagna elettorale. 
L’intento di Zaialand è presentare settimanalmente uno a uno i temi forti della Lega Nord, sviscerarli e considerarli da un punto di vista differente, allargando la visuale, in una cerchia di strumenti che penetrino il cuore delle questioni, senza banalizzarli come spesso accade, nella bocca di certi politici e, di conseguenza, nelle milioni di bocche di ingenui epigoni replicanti. 

Alla prossima settimana.

Morgan Palmas per Valigia Blu
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