Post Scienza Vaccini

Inchiesta sui vaccini: su cosa si basa la denuncia del Codacons

15 Maggio 2017 5 min lettura

author:

Inchiesta sui vaccini: su cosa si basa la denuncia del Codacons

Iscriviti alla nostra Newsletter

4 min lettura

Ieri il quotidiano La Stampa ha riportato la notizia che la Procura della Repubblica di Torino, in seguito a un esposto dell'associazione per la tutela dei consumatori Codacons, avrebbe aperto un fascicolo, ancora senza ipotesi di reato, per indagare sulle sostanze contenute nel vaccino esavalente. Il vaccino esavalente contiene i 4 vaccini ancora oggi formalmente obbligatori (quelli contro poliomielite, difterite, epatite B e tetano) e due facoltativi (contro la pertosse e l'Haemophilus influenzae tipo b). Secondo quanto scrive La Repubblica, il pm Vincenzo Pacileo avrebbe anche già incaricato i NAS di svolgere alcune verifiche.

Già nel 2012 il Codacons, nel denunciare lo "scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non addirittura pericolosi" (come scriveva l'associazione in un comunicato pubblicato sul proprio sito), aveva preso di mira il vaccino esavalente, sostenendo che la sua somministrazione può «comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario». Si tratta però di una credenza senza fondamento scientifico. Su Valigia Blu ne avevamo parlato nel nostro vademecum sui vaccini.

Il Codacons ha basato l'esposto su un articolo di Stefano Montanari e Antonietta Gatti, pubblicato quest'anno su International Journal of Vaccine and Vaccination. Questo articolo riporta le analisi che Montanari e Gatti hanno realizzato sul contenuto di fiale di diversi vaccini, allo scopo di dimostrare la presenza di presunte contaminazioni. Il giornale, che lo ha pubblicato, è considerato una rivista “predatoria”, cioè che accetta articoli a pagamento senza svolgere revisioni degli studi, dei dati e dei metodi utilizzati.

Di questo articolo abbiamo parlato anche nel nostro approfondimento sul servizio di Report sui vaccini anti-papillomavirus, perché nel corso del servizio era stata trasmessa un'intervista ad Antonietta Gatti. Abbiamo specificato che si tratta di un lavoro a cui non si può attribuire valore scientifico, sia per i metodi impiegati che per le conclusioni che si traggono dalle osservazioni. Il blog Respectful Insolence spiega, attraverso alcuni calcoli, che i composti individuati si trovano a concentrazioni infinitesimali. Questo però non è segnalato nell'articolo, perché i due autori riportano solo il numero dei “frammenti” trovati, non le concentrazioni.

In sostanza quello che hanno fatto Montanari e Gatti con quelle analisi è stato dimostrare un elevato grado di purezza di quelle soluzioni e la sostanziale assenza di sostanze non previste. In più, dal momento che i due autori non hanno analizzato anche dei campioni di controllo, non è possibile escludere che la fonte di quelle infinitesimali tracce di composti “contaminanti” sia da ricercare in qualcuno degli strumenti o dei materiali utilizzati (e che quindi provengano dallo stesso laboratorio).

Sia La Stampa che La Repubblica, riprendendo il comunicato del Codacons, definiscono Montanari e Gatti due "specialisti in nanotecnologie". In realtà si definiscono esperti in "nanopatologie" (un termine di fatto assente in letteratura e che in Rete si ritrova quasi sempre in documenti a firma di Montanari, Gatti o entrambi).

Il Codacons vuole anche denunciare "il mistero della scomparsa dell’antidifterico in Italia, reperibile solo combinato ad altri vaccini" (il vaccino contro la difterite da tempo è somministrato con l'esavalente o con una formula trivalente insieme ai vaccini contro tetano e pertosse).

Intende anche "fare luce sul documento segreto della Glaxo, pubblicato per errore in rete, che contiene l’elenco di molti effetti avversi al vaccino che non sarebbero mai stati sottoposti alle autorità sanitarie". Il Codacons si riferisce probabilmente a un documento riguardante il vaccino esavalente "Infanrix Hexa" redatto dall'azienda produttrice GlaxoSmithKline. Di questo documento si era già parlato nel 2015. Si tratta di uno di quei rapporti che le aziende produttrici inviano alle autorità regolatorie (alle quali quindi è stato reso noto), dove vengono riportati i dati sugli eventi avversi segnalati in seguito alla somministrazione di un farmaco o di un vaccino, dopo la sua immissione in commercio. La raccolta di questi dati è prevista dalla farmacovigilanza (o, in questo caso, vaccinovigilanza).

Questo documento è stato chiamato in causa per dimostrare che sarebbero stati nascosti alcuni casi di autismo causati dal vaccino esavalente. Il documento però riportava 7 casi di autismo, su un totale di più di 72,9 milioni di dosi di quel vaccino somministrate dal 2000, anno dell'immissione, al 2011 (come è possibile leggere nello stesso rapporto). In molti paesi il calendario prevede la somministrazione di più dosi per individuo (fino a 4), ma si tratta comunque di milioni di vaccinati. Inoltre, la segnalazione di presunte reazioni avverse non implica l'esistenza di una correlazione causale con il vaccino, ma soltanto temporale.

È da notare che il Codacons aveva difeso la proiezione di Vaxxed, il documentario diretto da Andrew Wakefield, il medico autore dello studio, poi rivelatosi una frode, che aveva cercato di dimostrare una correlazione tra il vaccino morbillo-parotite-rosolia e l'autismo. Ad aprile l'associazione aveva anche organizzato un incontro pubblico sui vaccini, durante il quale era stato trasmesso il documentario.

Iscriviti alla nostra Newsletter


Come revocare il consenso: Puoi revocare il consenso all’invio della newsletter in ogni momento, utilizzando l’apposito link di cancellazione nella email o scrivendo a info@valigiablu.it. Per maggiori informazioni leggi l’informativa privacy su www.valigiablu.it.

«Il nostro scopo non è certo avallare la tesi di un possibile legame tra il vaccino somministrato in America e l’autismo», aveva detto lo scorso ottobre il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Tesi che però Vaxxed sostiene. Il documentario diretto da Wakefield parla infatti di una presunta rivelazione secondo cui i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), negli Stati Uniti, avrebbero nascosto dei dati che dimostrerebbero un legame tra il vaccino morbillo-parotite-rosolia e l'autismo.

Si tratta di una ipotesi cospirativa basata su alcuni brani tratti da registrazioni di conversazioni telefoniche tra William Thompson, un ricercatore dei CDC, e Brian Hooker, un ingegnere biochimico. Hooker aveva rianalizzato i dati di uno studio, firmato tra gli altri anche dallo stesso Thompson, allo scopo di dimostrare una inesistente correlazione tra il vaccino morbillo-parotite-rosolia e l'autismo. L'analisi di Hooker era poi stata pubblicata, ma l'articolo è stato in seguito ritirato perché basato su una metodologia scorretta. Hooker aveva in sostanza forzato i dati per dimostrare ciò che voleva. Le conversazioni tra Hooker e Thompson vengono però presentate in Vaxxed come se il ricercatore dei CDC "confessasse" una qualche censura dei dati originali. I CDC avrebbero tenuto nascoste le prove della correlazione vaccino-autismo.

L'anno scorso anche il senatore Bartolomeo Pepe aveva promosso una proiezione di Vaxxed, poi annullata.

Segnala un errore

Array