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Scrivere (per) la politica: dieci idee per costruire un discorso efficace

19 Luglio 2013 2 min lettura

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Scrivere (per) la politica: dieci idee per costruire un discorso efficace

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La presentazione e il decalogo che potete leggere qui è il frutto di un lavoro di brainstorming collettivo che ho condotto insieme a Giovanni Sasso (direttore creativo e socio di Proforma) e che è stato possibile grazie al contributo di venti ragazzi, finalisti nazionali del concorso di scrittura Scrivoanchio, di età compresa tra i 14 e i 18 anni.

Il brainstorming è stato ispirato da dieci stimoli di comunicazione politica raccolti negli ultimi 50 anni (da una campagna della DC del 1963 fino a "Lo Smacchiamo", lo spot web del PD del 2013), che avevano lo scopo di esplorare vari aspetti del messaggio politico (grafica, video, musica, satira, comunicazione istituzionale, testo emozionale, campagne di comunicazione per gli outsider). Potete consultare tutti gli stimoli scelti, all'interno dello slideshow.

Nella presentazione troverete anche il modello di conduzione dell'esercitazione, che potrà essere liberamente utilizzato da chi vuole all'interno di scuole di politica, eventi, assemblee pubbliche.

Questo è il decalogo.

1. Il messaggio deve essere semplice: semplicità, però, non vuol dire banalità.

2. Si parte dalla definizione dell'identità: si inizia dicendo chi siamo, da dove partiamo, cosa vogliamo fare. L'identità si definisce anche descrivendo le caratteristiche dell'avversario.

3. Coerenza tra forme e contenuti: mittente, messaggio e canale di comunicazione devono essere tra loro in continuità, altrimenti si rischia di apparire ipocriti.

4. Il messaggio deve essere a prova di fact-checking: l'autoaffermazione del proprio valore ha senso solo se è dimostrabile.

5. La verità (come la bugia) è strategica: non esiste una campagna buona per un prodotto scadente, questo non vuol dire che vale tutto (al contrario, la correttezza dovrebbe essere la regola aurea).

6. Empatia, non ruffianeria: le emozioni sono utili solo se sincere, solo se si conosce ciò di cui si sta parlando.

7. Pathos e concretezza: la comunicazione emozionale non funziona senza dati, la comunicazione dei dati non funziona senza emozione.

8. Parlare della vita delle persone: anche quando si parla di massimi sistemi, bisogna fare sempre lo sforzo di spiegare la ricaduta immediata e quotidiana sulla vita degli elettori.

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9. Politica-pop, un tema delicato: l'umanizzazione del messaggio politico funziona solo se è coerente con la biografia di chi usa questo tipo di tecniche. 

10. Evitare l'autoreferenzialità: gli italiani non leggono i giornali dalla mattina alla sera, non seguono tutte le polemiche, bisogna essere didascalici e badare al sodo.

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