La giornata tipo di Massimo Cacciari
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Ci sono due tipi di giornate tipo di Massimo Cacciari. C'è la giornata A, in cui Massimo Cacciari dondola sulla poltrona del suo studiolo e guarda la tazza di caffè sporca, ogni tanto spolvera e sfoglia un vecchio libro, legge i giornali, posa la fronte su due dita e si fa corrucciato e riflessivo, quasi dolente - come dovesse lamentarsi dell'ultima uscita di Franceschini,* del tempaccio becco che fa lì fuori e della miseria umana (tutto insieme). Insospettabile tuta in triacetato blu, grattatine col dorso delle dita sul collo. Quella giornata la chiamiamo Massimo Cacciari Off.
E poi c'è la giornata nella quale Massimo Cacciari siede come ospite nei maxischermi dei programmi della tv italiana, ritiene fortemente e con accento veneto, si mostra insofferente a cose, idee o persone, posa la fronte su due dita e si fa corrucciato e riflessivo, torna a sedere dietro la scrivania di casa in triacetato e aspetta che la dea dell'intuizione politica lo baci in fronte lasciandogli il timbro del rossetto, un faccione lanoso e goduto e una nuova idea qualsiasi da rivendicare disincantato e altero al prossimo giro. Quella è la Massimo Cacciari On.
*= Sarà la barba, sarà come per i pettirossi.

(CIAO A TUTTI è una specie di rubrica talvolta satirica che torna lunedì perché nel weekend la gente non può star dietro a messe, discoteche e rubriche: troppe cose assieme).
