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E se lo avesse fatto Minzolini?

8 Agosto 2011 3 min lettura

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E se lo avesse fatto Minzolini?

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Qualche mese fa la pubblicazione di una indagine sul pubblico dei media, condotta da docenti universitari e giornalisti dal titolo "Yes, Credibility. La precaria credibilità del sistema dei media" (Centro di Documentazione Giornalistica, 2010) permetteva di stilare una sorta di classifica dell'affidabilità dei telegiornali italiani: in testa Sky Tg24, seguito da Tg3, TgLa7, Tg5, Tg2, Tg1, Studio Aperto e in coda il Tg4. 

Dunque la Tv di Stato non più al top della credibilità e per di più il tiggì dell'ammiraglia Rai al terzultimo posto
Qualche settimana dopo il Censis, nel nono rapporto sulla comunicazione dal titolo "I media personali nell’era digitale" forniva un altro elemento interessante, ribandendo, a dispetto della percezione d'affidabilità, la centralità dei telegiornali nella dieta informativa degli italiani: l’80,9% degli italiani li utilizza come fonte. Anche se la percentuale tra i giovani scende al 69,2% avvicinandosi a quel 65,7% raggiunto dai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook. 
Questi numeretti sono una premessa per introdurre quel di cui volevo scrivere.

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Di recente è rimbalzato sul web un video del Tg3 condotto da Maria Cuffaro che comunica agli spettatori l’invasione degli extraterrestri. Nulla di vero. Il filmato si apre con la sigla del telegiornale, poi la Cuffaro che "chiude" una notizia (di sport) e attacca con l'arrivo degli alieni. Tutto ben recitato e organizzato, molto realistico. Ma perché? 

Per lanciare il film di Gianni Pacinotti "L’ultimo terrestre" che sarà in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. Metti un tiggì ricostruito così bene e un volto noto della tv e il gioco è fatto. Il virale funziona: da Youtube a Facebook fino a Twitter e Google+ migliaia di visualizzazioni, articoli sui giornali eccetera. Colpito e affondato pure con onore: il richiamo a Orson Welles e al "War of the Worlds" è chiaro. Pare però che nessuno abbia chiamato i centralini Rai per chiedere «a che ora è la fine del mondo». 
Torniamo ai numeretti. È evidente che non siamo nel 1938: la mia generazione è convinta che, semmai gli alieni decidessero di svernare da queste parti, non sarebbero meno fessi di Belen e venderebbero l'esclusiva ad una qualche rivista di gossip. 

Quello che preoccupa è la leggerezza, dato il contesto descritto da quei numeretti, di operazioni del genere. Cosa ci guadagna la Rai a giocare a "mamma li alieni" col più credibile dei telegiornali Rai e con una delle giornaliste più stimate d'Italia? Non fa altro che mettere un altro mattone del muro ormai gigantesco tra quel segmento di "scettici" e i tg stessi.

Fa arrabbiare ancora di più del video, l'articoletto di commento sul sito Rai:

«Come e perché questo spezzone sia finito in Rete non lo sappiamo. Che possa trattarsi di una astuta strategia di marketing della casa di produzione la ‘Fandango’? Continuate a seguire il Tg3 Web e forse lo saprete»

Ha bisogno, la Terza Rete di un marketing del genere? Non sarebbe forse meglio concentrarsi sulle notizie? Quante vicende, tante domande, diceva Brecht. E tra le tante, ce n'è una, moralista, ma doverosa: cosa sarebbe accaduto se una cosa del genere l'avesse fatta il Tg1 di Minzolini?

Ciro Pellegrino
@valigia blu - riproduzione consigliata

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