Dove sono i voti degli italiani?
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Qualche giorno fa il Censis ha pubblicato una ricerca, "Il primato dell'opinione nella comunicazione orizzontale", di cui Valigia Blu ha già parlato qui. In questa analisi proviamo a fare un passo ulteriore e a provare a immaginare le campagne elettorali del futuro prossimo alla luce di alcuni dati che emergono dalla ricerca e che ridefiniscono alcune regole della comunicazione politica.
In particolare:
- i quotidiani hanno perso due milioni di copie vendute a livello nazionale negli ultimi 12 anni (-34.3%);
- Facebook è usato dal 41.3% della popolazione italiana, Twitter dal 5.4%;
- il 70% degli italiani pensa che "gli apparati dell'informazione" manipolino le notizie;
- quasi un italiano su due sceglie di votare non sulla base di ciò che ha appreso dai media (vecchi e nuovi), ma da ciò che ha ascoltato da amici, parenti e conoscenti (il 43.9% degli elettori, +25% in soli quattro anni);
- il 35.3% degli italiani pensa che le tecnologie digitali abbiano peggiorato (e non migliorato) l'organizzazione dei movimenti politici.
In questa presentazione proviamo ad analizzare questi dati e a immaginare cinque idee operative per "aggiornare i partiti", in modo che rispondano efficacemente a questo profondissimo cambiamento delle dinamiche di orientamento al voto degli italiani.
