Post Europa Fuori da qui

La Corte Europea ha condannato la Russia per “violazioni massicce e sistematiche” dei diritti umani nei territori ucraini occupati

10 Luglio 2025 4 min lettura

author:

La Corte Europea ha condannato la Russia per “violazioni massicce e sistematiche” dei diritti umani nei territori ucraini occupati

Iscriviti alla nostra Newsletter

3 min lettura

La Corte europea dei diritti umani (CEDU) ha condannato la Russia per “violazioni massicce e sistematiche” dei diritti umani nei territori dell’Ucraina orientale occupati a partire dal 2014, nonché per la sua responsabilità nell’abbattimento del volo Malaysia Airlines MH17 nel luglio dello stesso anno. Si tratta della prima condanna di un tribunale internazionale nei confronti della Russia dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina.

La sentenza della CEDU è arrivata mercoledì scorso nel caso Ucraina e Paesi Bassi contro Russia, e che riunisce quattro casi presentati dai due paesi. Al centro del caso non c’era solo l’esplosione del volo MH17, ma anche la condotta russa nelle regioni di Donetsk e Luhansk.

Secondo la CEDU Mosca ha violato su una scala senza precedenti numerosi articoli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, tra cui il diritto alla vita (articolo 2), il divieto di tortura e trattamenti inumani o degradanti (articolo 3) e il diritto a un processo equo (articolo 6). Per la Corte, la Russia ha esercitato un controllo effettivo sulle regioni separatiste già dall’11 maggio 2014, data dei referendum illegali organizzati dai gruppi filorussi, e si è resa responsabile delle atrocità commesse dalle autorità locali che agivano sotto la sua influenza diretta. La Corte ha inoltre condannato il trasferimento in Russia (diventato in molti casi adozione) di bambini ucraini.

La Corte ha anche condannato Mosca per il ruolo avuto nell’abbattimento, provocato da un missile Buk il 17 luglio 2014 che aveva colpito l’aereo mentre si trovava sui cieli ucraini, provocando la morte di 298 persone. Nel 2022 un tribunale olandese aveva condannato all’ergastolo due cittadini russi e un separatista ucraino per l’abbattimento del volo MH17. La Corte ha quindi confermato la ricostruzione del contesto di occupazione in cui è maturato l’abbattimento dell’aereo. Per i giudici della Corte anche lo stesso rifiuto delle autorità russe nell’ammettere il proprio coinvolgimento rappresenta una violazione del diritto internazionale, oltre ad aggravare la sofferenza dei parenti e degli amici delle vittime.

Le violazioni accertate nei territori occupati

Nel dettaglio, la sentenza della CEDU ricostruisce un quadro di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani, compiuti a seguito dell’arrivo nelle regioni di Donetsk e Luhansk di gruppi armati pro-Russia. Esecuzioni extragiudiziali, torture, sparizioni forzate, privazione arbitraria della libertà, restrizioni sproporzionate alla libertà di espressione e di riunione. I giudici hanno osservato come le autorità separatiste abbiano instaurato una giustizia parallela, in cui i processi si svolgevano senza le minime garanzie e spesso con esiti già decisi a tavolino, in spregio ai diritti delle persone arrestate. Tra le forme di tortura usate è stato riconosciuto il ricorso allo stupro come strumento di guerra.

Il tribunale ha inoltre ritenuto Mosca direttamente responsabile per il mancato rispetto delle indagini sui crimini commessi. La Federazione Russa non solo ha tollerato, ma ha facilitato e coperto gravi abusi perpetrati nelle zone sotto il suo controllo. Anche se i territori erano formalmente territori ucraini, di fatto erano governati da autorità armate e finanziate da Mosca, che forniva anche consiglieri militari e intelligence

Iscriviti alla nostra Newsletter


Come revocare il consenso: Puoi revocare il consenso all’invio della newsletter in ogni momento, utilizzando l’apposito link di cancellazione nella email o scrivendo a info@valigiablu.it. Per maggiori informazioni leggi l’informativa privacy su www.valigiablu.it.

Come dichiarato dalla stessa Corte circa i crimini attestati, che coprono un arco di 8 anni:

Condotte di questo tipo mirano a minare il tessuto stesso della democrazia su cui si fondano il Consiglio d'Europa e i suoi Stati membri, attraverso la distruzione delle libertà individuali, la soppressione delle libertà politiche e il palese disprezzo dello Stato di diritto.


La reazione alla sentenza e le prospettive 

Il governo russo ha dichiarato che ignorerà il giudizio della Corte. Il portavoce Dmitry Peskov, commentando il caso prima della lettura della sentenza, ha dichiarato che la Russia l’avrebbe in ogni caso considerata “nulla”. In precedenza, il paese aveva comunicato al tribunale l’intenzione di non dare esecuzione alle sentenze, né di pagare danni. Il paese era uscito dalla Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo nel settembre 2022, dopo essere stata espulsa dal Consiglio d’Europa a seguito dell’invasione su larga scala dell’Ucraina.Da parte sua, Kyiv ha definito la sentenza “storica e senza precedenti”, “una vittoria innegabile” per il paese. Soddisfazione è arrivata anche dai familiari delle vittime del volo MH17 della Malaysia Airlines.

A maggio era arrivato un ulteriore pronunciamento, stavolta da parte dell’Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile (ICAO), che aveva riconosciuto la responsabilità della Russia a seguito del procedimento aperto da Australia e Paesi Bassi per violazione dell’articolo 84 della Convenzione sull’Aviazione Civile Internazionale. 

Per quanto riguarda il trasferimento forzato e la deportazione di minori ucraini, nel 2023 la Corte Penale Internazionale aveva emesso due mandati di cattura internazionali contro Vladimir Putin e contro Maria Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini del governo russo. La Corte aveva poi emesso altri due mandati di cattura nel 2024, stavolta contro alti ufficiali dell'esercito russo, per crimini di guerra commessi da “almeno il 10 ottobre 2022 ad almeno il 9 marzo 2023".

(Immagine anteprima via Wikimedia Commons)

 

 

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CAPTCHA Image
Reload Image

Segnala un errore