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Basta Canone alla Rai dei Partiti

21 Giugno 2010 6 min lettura

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Basta Canone alla Rai dei Partiti

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La Rai non è un servizio radiotelevisivo pubblico: è una tv gestita dai partiti per i partiti. Nonostante le ripetute sollecitazioni di VALIGIA BLU, il Presidente Rai Garimberti non ha ritenuto opportuno rispondere alle richieste di confronto avanzate dai cittadini. Anche la dirigenza Rai conferma quindi un malcostume tutto italiano: l’arrogante indisponibilità delle istituzioni al dialogo con i cittadini contribuenti. Non si capisce, a questo punto, per quale motivo gli italiani – che vengono sistematicamente ignorati ed esclusi dalla gestione della Rai – debbano essere chiamati in causa solo ed esclusivamente per il pagamento annuale del cosiddetto canone.


Una televisione di Stato nella quale professionisti e programmi sono ostaggio dei politici, non è in grado di offrire trasmissioni di informazione, approfondimento e intrattenimento volte alla crescita culturale della società italiana. Anzi, si assiste piuttosto a un quotidiano appiattimento, dove l’esercizio del diritto di critica costituisce evento più unico che raro.


Anche il Codice Etico Rai, secondo il quale “tutte le attività di Rai devono essere svolte nel rispetto dei principi di onestà e osservanza della legge, di pluralismo, professionalità, imparzialità, correttezza, riservatezza, trasparenza, diligenza, lealtà e buona fede, nonché degli altri principi etici affermati nel presente Codice (…)”, è lettera morta. Un altro malcostume tipicamente italiano: esistono regole e controllori – l’Agcom per esempio – che devono però adattarsi alle esigenze della politica. Del nostro bene comune la classe politica non si cura, indaffarata com’è ad espandere la propria sfera di influenza.


Una tv che disinforma, uniforma, involgarisce e offende l’intelligenza degli utenti-finanziatori merita unicamente di essere spenta per sempre. Molto meglio dedicarsi alla lettura, alla rete, alle relazioni sociali e ad altro ancora. Ogni cittadino con un minimo di amor proprio dovrebbe avvertire l’esigenza di rinunciare ad una televisione che impoverisce e degrada. Soprattutto oggi, con la molteplicità di mezzi tecnologici a nostra disposizione. Ecco quindi la necessità di disdire legalmente il canone Rai come forma di autodifesa, come unica soluzione  per far pervenire ai responsabili dell’attuale sistema fallimentare un segnale forte ed unitario: fuori i partiti dalla Rai!


Sebastiano Dalle Molle 
©valigiablu riproduzione consigliata


COME DISDIRE LEGALMENTE IL CANONE RAI


È  bene ricordarsi che il cosiddetto canone di abbonamento Rai è in realtà un'imposta sul possesso del televisore da pagare indipendentemente dal fatto che si guardino o meno i programmi della tv di Stato. Pertanto, per smettere di pagare questa imposta, il contribuente dovrà chiedere il suggellamento del proprio televisore, oppure denunciarne la cessione a terzi (regalo, vendita, rottamazione, furto etc.). Se invece non si è mai posseduto un televisore, ma la Rai chiede il pagamento tramite raccomandata, utilizzare questo modulo: clicca qui


Infine, se dopo aver inviato la disdetta la Rai chiede la compilazione di un ulteriore dichiarazione e il pagamento di ulteriori denari, ecco come difendersi: clicca qui


 


SUGGELLAMENTO DEL TELEVISORE


Quando non si intende più utilizzare un televisore, senza però disfarsene definitivamente, si può disdire il canone Rai chiedendone il suggellamento. Oggi il suggellamento è un impegno dell'utente a non utilizzare l'apparecchio televisivo (in passato le autorità lo "suggellavano" fisicamente in un sacco di iuta, oggi accade raramente). La richiesta può essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, e vale a partire dall'anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali).


 


Per prima cosa, è necessario effettuare un pagamento unico di Euro 5,16 con vaglia postale intestato a "Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV - Cas. Post. 22 - 10121 Torino". Sulla causale di versamento, scrivere: "Intendo far suggellare il mio televisore ed indico il numero del mio abbonamento n._________".


La richiesta di suggellamento deve essere inviata tramite lettera raccomandata A/R a: "Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV - Cas. Post. 22 - 10121 Torino".


Ecco cosa includere nella raccomandata.


- Se si possiede il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la cartolina contrassegnata con la lettera D (su cui si deve barrare la casella "Intende far suggellare il Televisore a Colori"), la ricevuta del vaglia postale ed il libretto di abbonamento (non prima di essersi fatti una copia di tutto, da conservare insieme alla ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungerà).


- Se non si possiede più il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la lettera qui sotto (debitamente compilata) assieme alla ricevuta del vaglia postale, non prima di averne fatto una fotocopia da conservare, alla quale allegherete la ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungerà.


 


Leggi anche cosa scrive la Rai


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FAC SIMILE MODULO


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Agenzie delle entrate


Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV -


Cas. Post. 22


10121 Torino


 


Oggetto: denuncia di cessazione dell'abbonamento - suggellamento


 


La/il sottoscritta/o ____________________, residente in via/p.zza _______________________, (Cap)_______ (Città/Provincia)_______________ , chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare il televisore detenuto presso la propria abitazione. Si fa presente che nessun altro apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni è posseduto dalla/dal sottoscritta/o o da altri appartenenti al medesimo nucleo familiare in altre abitazioni.


A tale scopo ha corrisposto l'importo di euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° ____________ in data _____________ sul quale ha indicato il numero di ruolo dell'abbonamento. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art.2 e 8 della L.241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire l'U.R.A.R. TV ai fini del completamento di quanto disposto dall'art.10 del R.D. n. 246 del 21/02/1938.


Data _______________


Firma ______________



DISDETTA PER CESSIONE, ROTTAMAZIONE, FURTO, VENDITA, ETC.


Se non si è in più in possesso di alcun apparecchio televisivo (regalato, venduto, rottamato, rubato, etc.), si può disdire il canone Rai. La richiesta può essere effettuata in qualsiasi periodo dell'anno, e vale a partire dall'anno successivo (o dal semestre successivo, nel caso di pagamenti semestrali). Anche nel caso di decesso dell'abbonato, gli eredi possono fare disdetta, chiedendo il suggellamento dell'apparecchio, oppure disfacendosene (vendita, cessione, rottamazione, etc.).


È bene non gettare il tv in una normale pattumiera, in quanto alcuni suoi componenti sono altamente inquinanti. Informarsi presso il proprio Comune o un rivenditore di apparecchi elettronici sul come e dove disfarsi del televisore (possibilmente facendosi rilasciare una ricevuta).


Contrariamente alla richiesta di suggellamento, in questi casi non è dovuto alcun versamento.


La disdetta deve essere inviata tramite lettera raccomandata A/R a: "Agenzie delle Entrate - Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV - Cas. Post. 22 - 10121 Torino".


 Ecco cosa includere nella raccomandata.


- Se si possiede il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la cartolina contrassegnata con la lettera D (debitamente compilata) ed il libretto di abbonamento (non prima di essersi fatti una copia di tutto, da conservare insieme alla ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungerà).


- Se non si possiede più il libretto di abbonamento alla Rai: spedire tramite raccomandata A/R la lettera qui sotto (debitamente compilata) non prima di averne fatto una fotocopia da conservare, alla quale allegherete la ricevuta della raccomandata e la cartolina di ritorno che vi giungerà.


 


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FAC SIMILE MODULO


____________________


 


Agenzie delle entrate


Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV -


Cas. Post. 22


10121 Torino


 


Oggetto: denuncia di cessazione dell'abbonamento


 


La/il sottoscritta/o ____________________, residente in via/p.zza _______________________, (Cap)_______ (Città/Provincia)_______________ , chiede la cessazione del Canone TV in quanto [scegliere una delle seguenti opzioni]


1.ha ceduto l'apparecchio (marca/modello) _______________ al Sig./ alla Sig.ra ____________________, Codice fiscale _____________, residente in via/p.zza _______________________, (Cap)_______ (Città/Provincia)_______________, con abbonamento n. __________;


2.ha rottamato l'apparecchio (marca/modello) _______________ in data _____________ presso ________________ (allegare copia della ricevuta);


3. l'apparecchio (marca/modello) _______________ è stato rubato in data ________________ (allegare copia della denuncia di furto);


4. altro (specificare e possibilmente documentare)


Si fa presente che nessun altro apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni è posseduto dalla/dal sottoscritta/o o da altri appartenenti al medesimo nucleo familiare in altre abitazioni.


Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art.2 e 8 della L. 241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire l'U.R.A.R. TV ai fini del completamento di quanto disposto dall'art.10 del R.d.l. n. 246 del 21/02/1938.


Data _______________


Firma ______________


 


 


 (fonte: http://sosonline.aduc.it/modulo/disdetta+canone+rai_24.php)


 


 


 


 

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