AmmazzaRete, Giulia Bongiorno ci ripensa. Ma quel comma va ritirato!
1 min letturaRiportiamo qui il post di Vittorio Zambardino Scene Digitali - La Repubblica. Un aggiornamento sul nostro appello per fermare il bavaglio alla Rete, pericolo contenuto nel comma 29 dell'articolo 1 del ddl intercettazioni.
Non si capisce in quale clima possa avvenire questo intervento riparativo, ma si vedrà come va a finire. Intanto un modesto parere: ma perché modificare? Il punto qui è che un blog – e tantomento un utente facebook o di altro social network – non sono un giornale e quindi non vanno trattati allo stesso modo.
Bisogna eliminare questa norma “opportunistica” dalla legge intercettazione. Perchè, direte?
Questo punto ed altri, in tutto 10, sono spiegati con linguaggio chiarissimo dalla giurista Giusella Finocchiaro sul blog di Giovanna Cosenza. Entrambe sono docenti nell’università di Bologna.
È
banale affermare che il sito telematico possa essere qualunque cosa. Anche un giornale (ad esempio un quotidiano on line). Ma certo non tutti i siti sono giornali. QUI STA L’ERRORE CONCETTUALE.La libertà di espressione non è (SOLO) degli imprenditori dell’informazione, ma di tutti. Espressione del pensiero e attività imprenditoriale sull’informazione non coincidono.»