La scandalosa nomina dei due medici idoli dei no-vax nel comitato per le politiche vaccinali
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Aggiornamento 17 agosto 2025: Il 16 agosto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sciolto il NITAG, il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni, il comitato tecnico consultivo per le politiche vaccinali, dopo le polemiche per la nomina all'interno del gruppo di esperti di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, due medici noti per avere espresso pubblicamente opinioni scettiche o quantomeno ambigue sui vaccini contro il COVID-19 e sui vaccini pediatrici in generale.
La loro nomina aveva spinto decine di migliaia di medici e scienziati a firmare un appello per chiederne la rimozione.
Schillaci aveva chiesto a Serravalle e Bellavite di ritirarsi dal NITAG, ma dopo il loro rifiuto ha deciso di sciogliere tutto il comitato. Non è chiaro quando sarà rinominato il nuovo NITAG.
Il governo italiano ha messo nel comitato tecnico consultivo per le politiche vaccinali due figure a dir poco controverse, contrari all’obbligo e lodati dal movimento antivaccinista: l’ex ematologo Paolo Bellavite e il pediatra Eugenio Serravalle
Mentre ci preoccupavamo per le scelte antiscientifiche dell’amministrazione di Donald Trump, il governo italiano nominava nel comitato tecnico consultivo per le politiche vaccinali figure a dir poco controverse. Lasciamo perdere l’apporto che potrebbero dare su questo tema un primario ortopedico o il chirurgo marchigiano che un anno fa si era lamentato sui giornali di essere stato costretto ad andare in pensione. Quel che fa scalpore è la presenza di due personaggi che negli anni, da ben prima del Covid-19, sono stati scelti come stelle polari del movimento antivaccinista italiano, cioè Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle.
Non chiamiamoli anti vax. Bellavite e Serravalle non si dicono del tutto contrari al presidio medico che ha salvato più vite umane nella storia. Il loro metodo per conquistare i genitori consiste nell’instillare gli stessi dubbi che a questi viene naturale porsi: questi vaccini non saranno troppi? Non saranno somministrati a bambini troppo piccoli? E poi, sono davvero necessari? Le risposte ci sono, ma loro non le danno.
L’ex ematologo
Il ministro Orazio Schillaci, cui va la responsabilità, se non di averli proprio voluti, di aver ceduto alle pressioni politiche di chi li ha imposti, dovrebbe sapere chi sono. Paolo Bellavite, ex ematologo e docente di patologia generale in pensione, esperto di medicine complementari e omeopatia, non è più iscritto da anni all’Ordine dei medici. Tutta la sua comunicazione si basa sull’equivoco di cui si faceva cenno sopra, a partire dal titolo di uno dei suoi libri più famosi: “Vaccini sì, obbligo no”.
Non è indispensabile essere d’accordo con l’obbligo per riconoscere l’importanza dei vaccini, ma occorre informare le persone in maniera corretta, non alimentare le paure, perché queste decidano il meglio per sé e i loro figli. Bellavite invece anche durante la pandemia ha sostenuto che le vaccinazioni contro il Covid-19 avrebbero causato effetti avversi gravi «più di tutti i vaccini della storia umana e (che) come numero di vittime hanno pareggiato quelle del virus».
Il pediatra
Con Eugenio Serravalle non andiamo meglio. Il pediatra pisano è infatti tra i fondatori del Coordinamento del Movimento italiano per la libertà di vaccinazione (Comilva) e presidente di Assis (Associazione di studi e di informazione sulla salute), due delle principali associazioni italiane intorno cui ruota il dissenso contro le immunizzazioni.
L’alibi è sempre quello del contrasto all’obbligo, che è una scelta politica, ma da lì si arriva poi a negare l’evidenza scientifica, come suggeriscono i titoli dei suoi libri: “Bambini Supervaccinati”, “Tutto quello che occorre sapere prima di vaccinare proprio figlio”, “Vaccinare contro il tetano?”, “Vaccinare contro il papillomavirus?”. È su questi testi, ben prima che sui social media, che si sono informati i genitori che oggi rifiutano i vaccini esponendo i loro figli a rischi evitabili.
Come ha potuto pensare il nostro ministro di inserirli tra coloro che si esprimeranno sul prossimo Calendario vaccinale? Da tempo, si aspettava il rinnovo delle nomine per il comitato tecnico, in teoria indipendente, che ha il compito di consigliare il Ministro sulle scelte relative ai vaccini, cioè il Nitag (National Immunization Technical Advisory Group, di cui prima dell’ultima pandemia anche chi scrive aveva fatto parte). Questo ritardo, seguito da una rapida firma a ridosso della pausa estiva, fa pensare a un braccio di ferro in cui le voci più populiste e antiscientifiche all’interno della maggioranza hanno alla fine avuto la meglio.
Giustificazioni e conseguenze
Non è difficile immaginare le giustificazioni che si sarà dato il ministro, e con lui i tecnici che lo circondano: in fondo i personaggi in questione sono solo due, e non potranno quindi pesare troppo sulle decisioni della maggioranza. Anzi, questa apertura potrebbe mostrare disponibilità ad ascoltare tutte le campane, neutralizzando alcune obiezioni degli antivaccinisti su una narrazione unilaterale, come se si potesse costruire un confronto serio e utile sulle politiche negando i termini scientifici delle questioni.
Ma le conseguenze peggiori di questa scelta scellerata sono destinate a superare ogni presunto vantaggio: in un contesto culturale come quello italiano in cui per stabilire quali affermazioni siano più o meno credibili ancora prevale il principio di autorità, invece che l’esposizione di prove, i due da oggi in poi non potranno più avvalersi solo del titolo di medico o di professore, ma potranno vantare anche l’appartenenza al Nitag. Oppure, a perdere di autorevolezza, sarà il Nitag stesso, e le istituzioni che rappresenta.
*Articolo originale su Domani, pubblicato su Valigia Blu per gentile concessione del direttore Emiliano Fittipaldi
Immagine in anteprima: Ministero della Salute, CC BY 3.0 IT, via Wikimedia Commons

Marco
Mi sembra estremamente equo che tutte le opinioni siano rappresentate. Impedirlo, magari attaccandosi alla scienza, è censura e la censura va sempre condannata. Si deve essere liberi di scegliere, anche se la propria scelta va contro le evidenze scientifiche. Chi non è convinto o non si sente di fare fare qualcosa ai propri figli non può subire ricatti. Mai più pensiero unico.
Roberto Simone
Secondo questa sua bella teoria, se io fossi convinto "contro le evidenze scientifiche" - ma in accordo con il presidente Trump - che una bella flebo di amuchina aiuterebbe mio figlio a guarire da un'infezione virale, dovrei essere libero di sceglierla come cura! Dire che mi sembra una c...orbelleria è un eufemismo. Più che del pensiero unico mi preoccuperei prima di avercelo un pensiero...
Marco
Le terapie consigliate sono una cosa quelle imposte un’altra. MI pare che in merito la costituzione parli chiaro anche se durante il covid se ne è fatta carta straccia. Così come posso decidere di aderire o no ad una terapia ordinaria direi che per i vaccini vale la stessa regola soprattutto in considerazione del fatto che non vi è mai stato un contraddittorio in quanto non c’è stato il tempo necessario per la sperimentazione e quindi non vi erano particolari protocolli certificati che giustificassero l’approccio a tali cure. Chiudo dicendo che non è necessario essere un no o sì vax per avere un’opinione e la discrezionalità sulla salute propria tutelata dal fatto che “nessuno” e per nessun motivo può’ obbligare una persona ad una cura se non dietro consenso. A proposito di questo le varie incertezze riguardano proprio il consenso, infatti nel cosiddetto “consenso informato” il paziente non dichiarava di accettare una cura proposta per un “evento straordinario”, ma di “richiedere” la possibilità di accesso volontario alle cure sollevando, di fatto , dalle responsabilità i prestatori/propositori delle cure stesse.
Roberto Simone
Ha ragione: la Costituzione parla chiaro, precisamente all'art. 32: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.» Come vede la legge può imporre un determinato trattamento sanitario, perché la Repubblica "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività": la sua libertà individuale passa in secondo piano rispetto al diritto alla salute della collettività. Poi confesso di non aver capito il discorso sul "contraddittorio": stiamo parlando di sperimentazione o di un dibattito televisivo?
Mario
Questa dell'amuchina è una scemenza utile ad alimentare beceri discorsi da bar. E' evidente che esista un problema di chiusura e che non ci si voglia confrontare con opinioni che non corrispondano alle proprie. Certo è sempre consolante ascoltare la propria campana, ma dovete giocoforza affrontare la realtà, quella realtà che in tutti i modi cercate di nascondere: la cosiddetta pandemia è stata quantomeno gestita in maniera disastrosa da una banda di persone, spesso non qualificate, che hanno pensato, come spesso succede ai propri interessi passando sulla vita delle persone.
Roberto Simone
Che la storia dell'amuchina sia una scemenza (che non ho inventato io: https://www.corriere.it/salute/dermatologia/20_aprile_24/coronavirus-raggi-uv-amuchina-che-cosa-accadrebbe-nostro-corpo-d95e3856-8612-11ea-9ac6-16666bda3d31.shtml) è probabilmente l'unica cosa su cui siamo d'accordo. @Marco aveva testualmente scritto "Si deve essere liberi di scegliere, anche se la propria scelta va contro le evidenze scientifiche" ed è a questo che ho risposto. Se lei fosse convinto che l'amuchina sia una cura dovrebbe, in nome del diritto di scelta, essere libero di somministrarsela. Sto solo traendo le logiche conseguenze di quanto affermato nulla di più. Se sono raccapriccianti non è colpa mia. Che poi la pandemia (cosiddetta?!? per lei cos'è stata una passeggiata di salute? O è anche lei di quelli che pensano che le ambulanze viaggiassero vuote e le file di bare sui camion dell'esercito fossero una farsa?) potesse essere gestita meglio è evidente a cominciare da una maggiore trasparenza nei contratti dei vaccini. Ma un conto è invocare maggiore trasparenza altra fare discorsi che non stanno né in cielo né in terra. In ultimo rispedisco al mittente l'accusa di essere mentalmente chiuso o peggio intellettualmente disonesto.
Gianni Comoretto
È corretto che tutte le posizioni PRESENTI NELLA DISCUSSIONE SCIENTIFICA siano rappresentate. Sennò perché non inserire anche un rappresentante di chi sostiene che un santino di Padre Pio sia una alternativa valida al vaccino, chi promuove l'urinoterapia, la pranoterapia e chi più ne ha più ne metta? Vogliamo impedire a chi ritiene queste valide terapie di praticarle? Nel caso specifico no, le posizioni dei due sunnominati NON SONO presenti nel dibattito scientifico.
Matteo Pascoletti
Ciao Marco, la scienza non si basa sulle opinioni, altrimenti nel comitato dovremmo includere anche chi è convinto che si possa guarire qualunque malattia con la preghiera, o chi crede nei sacrifici umani, o chissà quale altra diavoleria. La scienza si basa sul metodo, sui risultati, sulle evidenze e sul consenso scientifico della comunità. Quanto al "pensiero unico" sono termini che consideriamo fuffa figli di una retorica che francamente non ci interessa.
Mario
Bene... ma i professori Bellavite e Serravalle non esprimono opinioni. Che sia chiaro. Tutto quello che fa parte delle battutine irrisorie fa parte di quel grande calderone che si definiscono illazioni.
Matteo Pascoletti
Ciao, l'articolo è abbastanza chiaro, quindi non ho nulla da aggiungere, anche perché sono per la libertà di fede quindi sei libero di credere in ciò che vuoi. L'importante è che non pretendi di dargli statuto di verità.
Fabrizio Ragazzi
Forse non le è chiarissimo che il bambino non appartiene al genitore. Questo è il motivo per il quale quando i genitori che rifiutano le trasfusioni ai figli per motivi religiosi, come alcuni Testimoni di Geova, interviene il giudice tutelare che ordina l'esecuzione della trasfusione. È uno di quegli elementi, la limitazione della potestà genitoriale che distinguono l'epoca moderna dal medievo nel quale tanti imbecilli ci vorrebbero ricaccire
Mario
Bum! Scomodare i Testimoni di Geova e addirittura il medioevo per contrastare la scelta equa di due professori che non hanno mai parlato a vanvera, se non alle orecchie di chi, per partito preso, non vuole starli a sentire, è francamente assurdo.
Millajuice
Condivido pienamente e fermamente
Millajuice
Seguendo l’è ignoranti convinzioni dei no vax, sarei dell’idea di creare un registro dei no vax. Alla prossima pandemia o epidemia, vieterei qualsiasi tipo di vaccino e li lascerei morire tra i loro stenti . E per me il discorso sarebbe chiuso. Anzi , vieterei loro gli ospedali . Già lo avrei fatto da un po’. Così oltre a rispettare i loro ideali, libererei gli ospedali da gente che poi va a finire che li distrugge . Meglio lasciarli soffrire nelle loro convinzioni
marco
Un'altra cosa che non sopporto è la politicizzazione del dibattito: fatevene una ragione, i sostenitori della libertà di scelta non sono necessariamente persone di estrema destra. L' estrema destra sfrutta queste situazioni solo per avere un minimo di visibilità che altrimenti non saprebbe come ottenere visto che i suoi cavalli di battaglia sono in drammatico declino. Quindi mi sembra inutile citare Trump, io non ho mai votato a destra. Mia figlia ha fatto tutte le vaccinazioni possibili per lo più prima che venisse imposto l'obbligo, perchè la cosa ci è stata presentata come vantaggiosa per il suo futuro, con argomenti validi, e noi ci siamo tranquillamente fidati. Ma c'è anche gente che la pensa in altra maniera e non trovo giusto che debba venire costretta. Per questo penso sia sensato includere anche esperti contrari all'obbligo di vaccinazione, posizione che senz'altro fa parte del dibattito scientifico, il quale peraltro è normalmente caratterizzato da posizioni diverse tra loro. La cosa più antiscientifica che esista è il pensiero che non ammette dissidenza, roba da terrapiattisti. Anche i terrapiattisti ridicolizzano chi dice loro che la terra è rotonda... C'è da dire anche che l'autrice dell'articolo è una notissima esponente del pensiero favorevole a qualsiasi obbligo; durante il periodo delle chiusure ha sempre sostenuto tutte le vessazioni chiedendone spesso l'appesantimento, anche quando ogni evidenza ne mostrava l'inutilità a chi voleva vederla. Quindi non mi stupisce che la cosa le faccia rabbia, ma stavolta dovrà ingoiare il rospo. E con questo ho detto tutto quel che mi sentivo di dire. Adesso scrivete quello che volete, la libertà di opinione vale anche per i chiusuristi.
Matteo Pascoletti
Ciao, la libertà di opinione non vuole dire che puoi sostenere quello che ti pare pretendendo che abbia pari valore con qualunque altra opinione. Tu puoi sostenere che la forza di gravità non esiste: il metodo scientifico ti impone la verifica. Del resto tu stesso usi "terrapiattista" come se fosse denigratorio, quando per il tuo stesso principio quell'idea ha la stessa validità di quello che credi tu circa la forma della Terra. Per il resto: sì, hai diritto di dire quello che vuoi (nei limiti della legge, ovviamente), ma non puoi pretendere che ti si prenda sul serio solo perché apri bocca o digiti parole sulla tastiera, o perché l'autrice dell'articolo (persona sul cui curriculum e sulla cui autorevolezza mettiamo volentieri la mano sul fuoco) non ti è simpatica.
Roberto Simone
Non ho citato Trump per buttarla in politica ma per evidenziare che l'idiozia che stavo scrivendo non era una mia invenzione. Tuttavia mi spiace averlo scritto dal momento che questo particolare tutto sommato inessenziale è stato quello che ha attirato la sua attenzione. A me interessava molto di più evidenziare che il suo ragionamento può portare a delle conseguenze molto pericolose - è lecito insegnare a scuola il creazionismo? Un medico che non crede nei vaccini può esercitare legittimamente la sua professione? Un terrapiattista può ottenere contributi pubblici per le sue ricerche? - perché non si possono mettere sullo stesso piano in nome della libertà di parola idiozie e teorie vagliate attraverso il metodo scientifico: non sono commensurabili e il fatto che lei come tanti altri non se ne renda conto lo trovo di una gravità inaudita (oltre che la chiara evidenza del fallimento della scuola nell'insegnare il metodo scientifico e la sua importanza). Così come trovo incredibile che non ci si renda conto che durante una pandemia il diritto del singolo alla libertà di scelta viene dopo il diritto alla salute della collettività. Infine mi permetta di esprimerle il più vivo fastidio per quelle sue frasi trite da talk show urlati: io non mi devo fare nessuna ragione sulle stupidaggini che altri dicono e sì ho la presunzione di avere un pensiero unico nel senso che è mio soltanto.
Costantino
Anche chi si ha assunto la pozione miracolosa secretata si è fidato di medici che, come tutti, spergiuravano la sicurezza dell'intruglio pur senza avere consapevolezza della composizione. E moltissimi, ma foss'anche uno soltanto, hanno pagato con la vita questa fiducia. Fidarsi non significa avere il fato dalla propria parte. Nel caso specifico è proprio l'opposto. E scrivere tante banalità intrise di deplorevole ideologia è quantomeno ingiustificato. Perché l'autore di questo iniquo libello non pubblica il CV del prof. Bellavite invece di screditarlo senza ritegno?
Matteo Pascoletti
Non solo è lecito, è proprio doveroso fare le pulci a nomine di questo tipo, e dovresti prima di tutto fartene una ragione. Notevole comunque l'accountability a rovescio che scatta in casi del genere.
Roberto Simone
Se con "sicurezza dell'intruglio" intende l'assicurazione a priori che l'assunzione dell'intruglio non le avrebbe dato alcun problema, allora nessun medico ha mai spergiurato "sulla sicurezza dell'intruglio" perché non poteva farlo. Si sieda, ché sto per darle una notiziona: la medicina non è una scienza nel senso galileiano del termine, mancando della ripetibilità dell'esperimento, quindi a priori sul singolo caso non è in grado di prevedere l'effetto di nessun "intruglio". Il meglio che può fare è fornire delle statistiche: quando assumo un'aspirina nessun medico potrà mai garantirmi a priori che non sarò proprio io lo sfortunato caso raro o molto raro a cui causerà un'emorragia cerebrale. E se lei pensa che - indipendentemente dal numero di vite che quello stesso intruglio ha salvato - una vita sia un prezzo che non ci si possa permettere di pagare, allora non dovrebbe assumere nessun farmaco. Poi, lei personalmente quante persone conosce in via diretta che si sono fatte somministrare "la pozione miracolosa"? Fra queste, quante "hanno pagato con la vita questa fiducia"? Nel mio piccolo, zero su qualche centinaio. È una statistica poco significativa, ne convengo, ma certo ha più valore di un "moltissime" buttato lì senza alcun riscontro.
Luca
La scienza, mi pare di ricordare, è piena di esempi di posizioni ritenute assurde, dalla comunità scientifica, e poi risultate vere. Esattamente come il contrario. Uno dei cardini del pensiero scientifico è il "principio di falsificabilità", secondo il quale una teoria è scientifica solo se si espone alla possibilità di essere smentita da esperimenti od osservazioni che potrebbero dimostrarla falsa. L'opinione corrente della cosiddetta "comunità scientifica" ha, al massimo, un valore probabilistico, ma non certo un valore di affermazione di una verità inconfutabile. Inviterei tutti quelli che credono veramente nella scienza ad essere un po' meno assolutisi e metafisici, soprattutto a non adottare la metafisica dell'è vero perché lo dice lautorità riconosciuta del momento. Non è un gran che scientifico come atteggiamento. Per ultimo, ma non d'importanza, inviterei a riflettere sull'astio irrefrenabile che sembra suscitare chiunque abbia un pensieso dissidente: da persona di sinistra, lascerei volentieri questo alla destra oscurantista, evitando di inseguirla anche su questo campo
Matteo Pascoletti
Certo, infatti cose come la correlazione tra vaccini e autismo sono state per esempio stra-smentite, e in tal senso possiamo ritenere "oscurantismo" il nascondersi dietro una sorta di buon senso un tanto al chilo - condito da relativismo all'acqua di rose - per fingere il contrario. Se si vogliono citare degli studi solidi per sostenere le teorie delle persone citate nell'articolo le si leggono volentieri. Sennò siamo nel puro opinionismo, altro che probabilità. L'ultima volta che ho controllato a sinistra non c'era come valore mettere le fregnacce sullo stesso piano della comunità scientifica, ma in ogni caso riconosco al mio prossimo il diritto di credere alle fregnacce. Solo che quando sulla base di queste fregnacce si vogliono decidere le politiche sanitarie, e quindi decidere della vita e della morte delle persone, sento il dovere di non essere accomodante.
Michele Esposito
Il «dibattito scientifico» non si fonda sul semplice confronto di "opinioni", non è certo questo: non si tratta di dibattito tra persone con opinioni diverse. Coloro che sostengono la presunta libertà di scelta ad ogni costo hanno, in realtà, posizioni abbastanza ipocrite. Inoltre, la questione dell'obbligo, per quel che riguarda i vaccini, non fa parte del dibattito scientifico, è una sciocchezza. La decisione in tal senso è una scelta politica, in senso proprio, che riguarda la "sicurezza sanitaria" della nazione; non è sempre è possibile rivendicare una libertà personale di scelta in ogni circostanza ed in ogni momento, non quando si rischia di mettere in pericolo anche la vita degli altri cittadini.
Luca
Da vaccinato, ritengo che i vaccini abbiano certamente portato più benefici all'umanità che non danni collaterali. Da sempre. Però, son pur sempre dei farmaci e i danni possibili derivanti da farmaci sono tutt'altro che rari e, spesso, dimostrati solo dopo decenni dalla loriìo introduzione. A volte per mancanza di dati (o complessità di valutazioni in un campo in cui difficilmente gli effetti negativi sono mono fattoriali), a volte per occultazione volontaria dei dati stessi da parte di chi (eminenti accademici) aveva compiuto le sperimentazioni ( https://www.informazionisuifarmaci.it/la-valutazione-dei-benefici-e-dei-danni-di-un-trattamento ). La scelta in materia di obbligo vaccinale è invece, come correttamente dice Matteo Pascoletti, un problema di politiche sanitarie, quindi di valutazione, ci si augura supportata da dati scientifici e non adottata in base agli umori di pancia degli elettori. Però, seppur supportata dalla scienza, questa valutazione ha, ad esempio, portato a scelte radicalmente diverse in molti paesi anche EU ( https://chateurope.eu/it/vaccini-ecco-la-mappa-di-quelli-obbligatori-nellue/): i vacini sono raccomandati ma non obbligatori in Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Irlanda, Inghilterra, Svezia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Lituania e Cipro. Direi che mi pare evidente che, su questo punto, anche la scienza non è poi così unanime e tacciare chi propone di seguire la stessa strada per un fautore di "fregnacce" è forse un po' sbrigativo. Politiche vaccinali altrettanto diverse, limitandoci alla UE, sono state adottate anche durante il Covid è, purtroppo, non mi risulta ci siano ancora studi scientifici che dimostrino la maggior efficacia, ex post, dell'una o dell'altra strada intrapresa. Uno dei padri dell'ill'uminismo, e quindi della scienza, ha scritto un Trattato sulla tolleranza. Proviamo a ricordarcene, da uomini che amano la scienza
Matteo Pascoletti
Ciao Luca, ti ringrazio per le indicazioni bibliografiche sulla tolleranza. Ricambio a mia volta suggerendo tutto quello che le due persone nominate, oggetto dell'articolo, hanno scritto e pubblicato in materia di vaccini. Sulla base di quanto hanno scritto, e sulla base dell'applicazione del metodo scientifico, c'è chi ritiene problematica quella nomina: va da sé che quanto scritto da quelle persone non può essere slegato da pareri sulle politiche sanitarie, in particolare se si parla di vaccinazioni (non di solo covid vive la galassia no-vax, o "scettica" come si suol dire da un po' di tempo a questa parte). Spero possiamo convenire che come indicazioni bibliografiche sono molto più pertinenti del provare a fare la tara a un interlocutore che, pur non essendo d'accordo con te, ti sta rispondendo nel merito. Al riguardo, è fuorviante mettere dei link che non dicono "nel tal paese si considera il tal vaccino dannoso, o capace di provocare l'autismo", non è che in Francia dicono "il vaccino contro il morbillo è un'invenzione delle Big Pharma", per intenderci. Questo è il genere di discorsi che viene contestato, quel genere di discorsi le cui conseguenze, oggi, vediamo soprattutto in paesi come Stati Uniti, dove dando credito a certi "scettici" (oh che bell'eufemismo!) alla Kennedy Jr si trovano con epidemie di morbillo e col ritorno della polio. Mi spiace dover specificare queste cose, ma evidentemente sono segno dei tempi in cui viviamo. Liberissimo di invocare la tolleranza, l'oscurantismo e altre interessanti parole mentre nascondi pericolosi negazionismi scientifici sotto il tappeto delle differenti politiche sanitarie: io di carattere sono per sollevare tappeti e snidare la polvere, specie quando ne va la vita delle persone. Tutto qua.
Gabriele Pierattelli
Di scandaloso c'è solo l'enorme censura sui danni e l'inefficacia dei sieri e gli scandalosi interessi od la vergognosa collisione di medici, ricercatori, giornalisti, blogger e divulgatori e l'irritante, colpevole e ridicola approvazione sociale di ampi strati di popolazione che per ignavia approvazione sociale o stupidità non capisce, non approfondisce o non vuol farlo. Povero il mondo composto da chi accetta supinamente, apppoggia per vigliaccheria e non ha interesse a capire, analizzare, agire, combattere per i propri diritti e per un bene superiore.
Roberto Simone
Wow che tirata! Deve essere stato un complotto davvero ben organizzato tenuto conto del numero di "medici, ricercatori, giornalisti, blogger, divulgatori" coinvolti. Per non parlare di noi ignavi, che teniamo così poco ai nostri diritti e al "bene superiore" (qualunque cosa sia). Quanto "ai danni e all'inefficacia dei sieri": https://jamanetwork.com/journals/jama-health-forum/fullarticle/2836434
Claudia
Penso che questo articolo sia a dir poco scandaloso, retrogrado, antidemocratico. Sembra scritto ai tempi del medio evo. E mi sorprendo che nel 2025 ci sia ancora gente così convinta della veridicità dei sieri anticovid (dopo tutto ciò che è emerso) e di tutte le teorie pro vax annesse.
Roberto Simone
Di grazia, cos'è che sarebbe emerso?