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Ridateci la democrazia, con una nuova legge elettorale

8 Settembre 2010 2 min lettura

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Ridateci la democrazia, con una nuova legge elettorale

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Un appello alla mobilitazione rivolto a cittadini, politici, giornalisti ed editori

Ci hanno scippato il diritto di scegliere i nostri rappresentanti. Con la legge elettorale attuale non siamo noi cittadini a decidere chi andrà in Parlamento a occuparsi del bene del Paese, ma sono i capi partito, che hanno tutto l’interesse a selezionare dei signorsì piuttosto che persone capaci, indipendenti e competenti. Al momento del voto ci troviamo di fronte liste bloccate decise nelle stanze dei partiti: prendere o lasciare. Non sa proprio di democrazia. E il risultato è un Parlamento di nominati (dai partiti) e non di eletti (dai cittadini). Deficit di rappresentanza, frattura sempre più profonda tra politica e cittadini, astensionismo dilagante…Noi a questo ci dobbiamo ribellare. La legge elettorale, definita dallo stesso Calderoli “una porcata”, ci umilia nella nostra dimensione di uomini e donne che partecipano alla vita del Paese proprio a partire dal voto, che dovrebbe essere il momento più alto di una democrazia.

Ridateci la nostra democrazia. È ora di cambiare la legge elettorale. Con questo slogan abbiamo fatto partire una campagna sul web (già ripresa da alcuni media mainstream) per sensibilizzare prima di tutti i cittadini: dobbiamo mobilitarci, dobbiamo fare pressione. È necessario un grande risveglio dell’opinione pubblica, sfiancata in questi anni da una politica percepita (e non per colpa nostra) più come gestione di potere che perseguimento del bene comune.

C’è bisogno di una “inedita” alleanza che veda insieme i cittadini di tutti i “colori” uniti in questa che non ho paura a definire una vera e propria battaglia di civiltà e per la democrazia. Un’alleanza che veda insieme i cittadini, gli intellettuali, gli studiosi, i politici (onesti e di buon senso). Ma non può bastare se a questa mobilitazione non si affiancheranno i grandi gruppi editoriali. Solo se i media mainstream decideranno di appoggiarci e di dare voce a chi voce (mediaticamente) non ha si riuscirà a fare pressione su una politica sorda e arroccata. E penso prima di tutto alla Rai, il servizio pubblico. Siamo sicuri che gli spazi informativi delle tre reti daranno conto di questa mobilitazione, che vede già oltre 40mila adesioni.

Il nostro appello è rivolto, dunque, non solo ai cittadini e ai politici ma anche ai giornali, alle tv, alle radio, ai blog, alla rete tutta...Vi ricordate la mobilitazione contro la legge bavaglio? Il modello è quello. E ha funzionato. Può funzionare ancora.

Una maggioranza trasversale in Parlamento siamo certi si può trovare. Bersani, Casini (che a suo tempo votò il porcellum), Fini (che ha addirittura fatto mea culpa al riguardo) si sono già esposti. Non vogliamo entrare nel merito del sistema elettorale da scegliere. Dice bene, secondo noi, il viceministro Urso: «L'importante è che torni la possibilità per gli elettori di esprimere la preferenza sui candidati. Questa è la riforma elettorale che potrebbe ottenere un ampio consenso parlamentare».

Si può sottoscrivere l’appello sul sito di Libertà e Giustizia: http://www.libertaegiustizia.it/2010/06/21/mai-piu-alle-urne-con-questa-legge/

sul sito di Valigia Blu: http://www.valigiablu.it/doc/193/ridateci-la-nostra-democrazia.htm

o semplicemente cliccando “mi piace” sulla pagina di Facebook Ridateci la nostra Democrazia: http://www.facebook.com/pages/Ridateci-la-nostra-Democrazia/152426461443635?ref=ts

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