Per la dignità delle donne e il rispetto dei cittadini
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In queste ore la nostra Storia e la nostra Democrazia stanno vivendo momenti drammatici. Non si tratta di destra o di sinistra, di interessi politici, personali, o di schieramenti: si tratta della dignità delle donne e degli uomini, e del rispetto dei cittadini. Di sentire il paese come uno specchio che sta riflettendo un'immagine orribile, e di dire "no", a quella immagine dopo aver trovato il coraggio per guardarne il vero volto, anche solo per un istante.
Pensiamo che tutti oggi debbano fare la loro parte: classe dirigente, politici, giornalisti, opinionisti, cittadini. Tutti. Ed è come cittadini, che non possono avere spazio e voce sui grandi media, che sentiamo il dovere di agire, di far sapere che siamo indignati: questo Presidente del Consiglio non ha a cuore il bene del Paese e non ci rappresenta, ha calpestato l'articolo 54 della Costituzione. Chi non ricopre il proprio ruolo pubblico con decoro e dignità non merita di rappresentare l'Italia e gli italiani. Decoro e dignità sono due parole che non devono fermarsi sull'uscio di casa, ma devono essere presenti e salde nella coscienza di chiunque, come le radici di un albero che, altrimenti, è destinato a cadere e a travolgere tutto ciò che incontra, nella caduta.
