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‘No Bavaglio’, la protesta continua

24 Maggio 2010 3 min lettura

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‘No Bavaglio’, la protesta continua

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Non si ferma la mobilitazione contro il ddl sulle intercettazioni. Il Popolo Viola prepara la manifestazione del 19 giugno a Roma, mentre crescono i firmatari degli appelli in Rete


"Cambiamenti al ddl sulle intercettazioni? Se ne può parlare". Le dichiarazioni del sottosegretario Bonaiuti, coadiuvate da quelle del ministro della Giustizia Alfano, segnano una prima vittoria per il movimento di protesta nato per contrastare la "Legge Bavaglio". In attesa che alle parole dei politici seguano anche dei fatti, la mobilitazione online e offline non accenna a fermarsi.

Il primo appuntamento in ordine di importanza sarà la manifestazione organizzata dal Popolo Viola il 19 giugno a Roma: "Una grande manifestazione nazionale in difesa del diritto di stampa e di espressione - si legge sul sito - contro il ddl intercettazioni e, più in generale, contro la cricca che vorrebbe bloccarle per garantirsi impunità. La manifestazione si chiuderà con un concerto dei Massive Attack che suoneranno gratuitamente per sostenere l'iniziativa".

Prima di questa data il Popolo Viola sosterrà altre iniziative come i sit-in davanti alle istituzioni : ogni martedì davanti alla Camera e ogni giovedì di fronte al Senato. Dalla pagina su Facebook è stato inoltre annunciato un altro sit-in: "Sabato 29 maggio sit-in e proteste in tutte le città italiane contro la legge bavaglio!". A Bologna la mobilitazione sarà in piazza XX settembre alle ore 16 . Lo stesso giorno davanti alla sede di Londra della BBC alcuni manifestanti protesteranno con indosso un bavaglio.

Mentre ci si prepara alle manifestazioni, continuano a crescere i numeri raggiunti dalle raccolte firme e dalle altre iniziative online. L'appello di Valerio Onida su "No Bavaglio" ha superato le 150 mila firme, mentre la relativa pagina su Facebook, Libertà è partecipazione ha raggiunto i 58 mila utenti. La Valigia Blu, uno dei gruppi più attivi in questa ondata di proteste, ha rilanciato un appello ai direttori delle testate giornalistiche italiane affinché si oppongano alla legge. "Vi chiediamo di fare fronte comune contro il ddl Alfano sulle intercettazioni - si legge nel testo - Invitiamo tutti coloro che dirigono un giornale (incluse radio e tv) a difendere e ad assicurare ai cittadini il diritto di essere informati. Vogliamo conoscere e capire ogni vicenda di rilievo pubblico relativa a chi ricopre cariche istituzionali. E riteniamo che in Italia, un paese dove gli amministratori pubblici non sempre sono sensibili al dovere di trasparenza e sembrano non avere un'etica politica, il vostro compito è divenuto determinante per la garanzia delle regole democratiche".

Una richiesta che acquista ancora più forza considerando che la Valigia Blu è nata proprio per protestare contro un caso di pessimo giornalismo, ovvero l'annuncio di assoluzione per l'avvocato Mills dato dal Tg1: in realtà si trattava di prescrizione. E se la legge sulle intercettazioni dovesse alla fine passare, c'è già chi si prepara alla resistenza. Sempre il Popolo Viola, oltre ad annunciare di essere pronto a pubblicare l'impubblicabile, invita i lettori a farsi intercettare per primi. Con lo slogan "Intercettateci tutti" è stato aperto uno spazio di commenti dedicato al governo Berlusconi. La parola "vergogna" è tra le più quotate.

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