Post

‘No a questa legge elettorale’. La mobilitazione arriva alla Camera

22 Settembre 2010 3 min lettura

author:

‘No a questa legge elettorale’. La mobilitazione arriva alla Camera

Iscriviti alla nostra Newsletter

2 min lettura

La raccolta di firme di LeG e Valigia blu tocca le 150mila adesioni. Oggi sit in davanti a Montecitorio. Arrivano la Bindi e Di Pietro

La protesta contro la legge elettorale arriva alle porte del Parlamento. A Piazza Montecitorio, con Libertà e Giustizia e Valigia Blu che a pochi metri dalla Camera dei Deputati danno vita a un sit in per diffondere le ragioni della mobilitazione contro il Porcellum. Dal megafono cifre e critiche: "Abbiamo raggiunto 150 mila adesioni", e "il Porcellum alimenta il populismo". Poi si parte con gli interventi, le testimonianze e gli appelli. Dal web alla piazza, l'obiettivo è lo stesso: da un lato "presentare ai legittimi responsabili, i politici, l'urgenza di una nuova legge elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento"; dall'altro chiedere "chi, tra le forze in Parlamento, può prendersi l'incarico di trovare una soluzione".

FIRMA L'APPELLO SUL SITO DI LeG

FACEBOOK

LA VALIGIA BLU

Tra i primi a incontrare le due associazioni c'è Antonio Di Pietro. Il presidente dell'Italia dei Valori ascolta le ragioni dei manifestanti, poi spiega la sua posizione. "L'Italia dei Valori dà ragione a Calderoli: questa legge è una porcata e va cambiata nell'unico modo possibile. Cioè in Parlamento". Il leader dell'Idv spiega i passi da fare. Il primo è trovare, all'interno dell'ufficio di presidenza della Camera, la maggioranza per mettere la discussione sulla legge elettorale come punto all'ordine del giorno. Poi arriva la frecciata ai finiani: "Mi auguro che chi ha così duramente criticato il Porcellum, sia almeno d'accordo nel cominciare una discussione in Parlamento".

Iscriviti alla nostra Newsletter


Come revocare il consenso: Puoi revocare il consenso all’invio della newsletter in ogni momento, utilizzando l’apposito link di cancellazione nella email o scrivendo a info@valigiablu.it. Per maggiori informazioni leggi l’informativa privacy su www.valigiablu.it.

Il leader dell'Idv non mette paletti di sorta sul modello da adottare. "Siamo favorevoli a un maggioritario a doppio turno, ma ogni sistema è migliore del Porcellum". Di Pietro sposa la posizione di LeG e di Valigia Blu, una strategia che contempla, come obiettivo minimo, un ritorno al Mattarellum, la legge in vigore fino al 2005. Poi i rapporti con il Pd. "Abbiamo scritto a Bersani", dice Di Pietro, "ovvero al segretario dell'unico partito che consideriamo nostro interlocutore. E abbiamo richiesto il massimo impegno per cambiare questa legge".

E l'impegno viene confermato dal presidente del Pd, Rosy Bindi. Che non appena arriva, indossa il volantino con la vignetta di Ellekappa dedicata alla mobilitazione. "Non so se c'è lo spazio parlamentare per cambiare la legge, non dipende solo da noi", dice la Bindi. Che difende l'impegno del Pd: "Ci abbiamo messo la faccia. In molti ci hanno accusato di non avere coraggio. Invece è il contrario: non abbiamo paura del voto. Diciamo solo che non vogliamo tornare alle urne con questa legge". E a portare la solidarietà dell'Api, arriva l'ex Udc Bruno Tabacci.

In piazza non c'è solo la protesta contro il Porcellum. Nel giorno del no della Camera all'uso delle intercettazioni per il sottosegretario Nicola Cosentino, in tanti accusano la casta dei politici, che "salva un proprio rappresentante mentre il paese affonda". E quando in piazza appare la troupe di Annozero, gli attestati di stima diventano ben presto cori da stadio. "10, 100, 1000 Annozero", e "Nonostante Masi, si va in onda". Poi si ritorna al Porcellum. E dal megafono riprende il mantra sulla legge che "espropria il diritto degli elettori" e che "alimenta il populismo e la distanza tra cittadini e politica".

Segnala un errore