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L’ultima volta che Magdi Allam ha cambiato culto

26 Marzo 2013 2 min lettura

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L’ultima volta che Magdi Allam ha cambiato culto

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L'ultima volta che Magdi Allam ha cambiato religione stavo per finire il mio corso di laurea triennale. Non mi ci ha portato lui, è per dire quanto più giovane fossi, quanto mi sentissi più sereno, forse più in forze, padrone di un presente che a livello formale non avrebbe dovuto darmi troppe preoccupazioni: ancora paio d'anni al definitivo scoramento di fronte a un mercato del lavoro inaccessibile, e a una nuova vita che nessuno, fino alla prova su strada, avrebbe saputo presentarmi così insensatamente difficile. Altra storia: l'economia globale non era La Grande Crisi, mi ricordo le Heineken, le Camel e gli Strokes, il Pdl non aveva ancora preso il 38%. Avevo una macchina tutta mia. Non ce l'ho più.

Ora Allam è di nuovo in cerca di un secondo nome. Ed è ok: non è bello giocare con le scelte di fede delle persone, sono decisioni intime e personalissime, e dunque mi tratterrò dal pubblicare una lista di culti alternativi che potrebbero invogliarlo a credere ancora (titolando ovviamente "Un culto per Magdi"). Registro solo un passaggio storico, che magari un giorno potrebbe diventare punto di riferimento temporale nelle conversazioni quotidiane ("Ma sai che da Cristiano a oggi hai perso un bel po' di chili? Sei la metà!"), come delle epoche da rimpiangere. Dico solo che si stava meglio. L'apostasia del 2008 era meglio. L'ultima volta che Magdi Allam ha cambiato religione era meglio.

(CIAO A TUTTI è una specie di rubrica talvolta satirica che osserva un solo culto: Mattia Calise Emerito).

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