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‘Brancher ci prende in giro’: una lettera per le dimissioni

28 Giugno 2010 2 min lettura

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‘Brancher ci prende in giro’: una lettera per le dimissioni

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Nonostante il ministro abbia espresso l'intenzione di comparire in tribunale, il gruppo "Valigia Blu" scrive al Quirinale e a Palazzo Chigi per chiedere la rinuncia: "Non è degno di rappresentarci"


ROMA - Una mail da inviare alla Presidenza della Repubblica a e Palazzo Chigi. E una raccolta di firme. Oggetto: richiesta di dimissioni del ministro Aldo Brancher. E' l'ultima iniziativa del gruppo "Valigia Blu". Che dal web invita tutti i cittadini a partecipare. Parole dure. Con accuse e argomentazioni precise e circostanziate. "Ci sentiamo presi in giro da un ministro di non si sa cosa, senza deleghe, il cui ministero cambia nome ogni due giorni". E poi: "Chiediamo ufficialmente le sue dimissioni: Lei non è degno di rappresentarci".

Il testo della lettera. "Caro ministro Brancher, Le scriviamo a nome di cittadini di destra, di sinistra, di centro, al di là delle posizioni partitiche". Dopo l'incipit, la richiesta: "Chiediamo Le Sue dimissioni". Poi le accuse: "Ci sentiamo presi in giro da un ministro di non si sa cosa, che nasce all'improvviso senza deleghe, il cui ministero cambia nome nell'arco di due giorni. Ci sentiamo umiliati e sentiamo che insieme a noi si umiliano, in un tentativo di raggiro delle regole, le Istituzioni e la nostra Democrazia".


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La lettera prosegue con una ricostruzione del caso Brancher e delle tensioni tra il ministro e il Quirinale. "Subito dopo la Sua nomina a Ministro si è avvalso del legittimo impedimento in un processo nel quale è accusato di ricettazione e appropriazione indebita. Il Capo dello Stato ha subito sconfessato il Suo legittimo impedimento, motivo per il quale Lei si è permesso di insinuare che il Presidente della Repubblica sia stato manovrato da qualcuno contro la Sua persona. Questa gravissima insinuazione, già da sola, fornisce una causa più che legittima per rassegnare le dimissioni".

Infine l'ultima parte della lettera: "Noi cittadini non possiamo accettare di essere presi in giro in questo modo, noi cittadini sentiamo il dovere morale di difendere le nostre Istituzioni, la nostra Democrazia da questa umiliazione e da questa incredibile mancanza di rispetto. Le chiediamo, quindi, ufficialmente: Dimissioni, perché Lei non è degno di rappresentarci e di rappresentare un Ministero della Repubblica Italiana".

Per Arianna Ciccone, responsabile del gruppo Valigia Blu, "l'iniziativa per chiedere le dimissioni del neo-ministro Brancher nasce da un senso di profonda umiliazione che noi cittadini abbiamo subito in questi giorni". Sdegno che va al di la del credo politico: "Qui non c'entrano niente le colorazioni politiche. E' un fatto obiettivo che quello che è successo sin dalla nomina improvvisa del Ministro è un vero e proprio scempio delle Istituzioni democratiche".

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