Fino a 15 milioni di persone rischiano di subire inondazioni catastrofiche a causa dello scioglimento dei laghi glaciali che potrebbero far scoppiare le loro dighe naturali in qualsiasi momento. È quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Newcastle e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Si tratta del primo tentativo globale di mappare i potenziali hotspot di tali inondazioni.
Con il riscaldamento del clima, i ghiacciai si ritirano, l'acqua di fusione si raccoglie e si formano i laghi. I laghi formati dallo scioglimento dei ghiacciai hanno dighe naturali di rocce sciolte e ghiaccio che possono cedere improvvisamente e in modo imprevedibile. Le inondazioni che ne conseguono sono frequenti e veloci e in molti casi sono abbastanza potenti da distruggere infrastrutture vitali. I cedimenti delle dighe sono complessi, ma spesso si verificano quando un blocco di roccia o di ghiaccio cade nel lago dalle montagne circostanti. Questo provoca un'onda che attraversa il lago come uno tsunami, destabilizzando la diga non appena la raggiunge.
Secondo gli autori, le persone più a rischio vivono nei paesi montuosi dell'Asia e del Sud America, oltre la metà in India, Pakistan, Perù e Cina. In Asia, circa un milione di persone vive nel raggio di 10 km da un lago glaciale.
Sebbene gli scienziati si aspettino che le inondazioni glaciali aumentino a causa dei cambiamenti climatici indotti dall'uomo, non si è ancora verificato un tale aumento.





Circa 17mila siti contaminati in Europa, di cui 2.100 a livelli pericolosi per la salute: è la mappa dei Pfas conosciuti come “inquinanti eterni”.
Il Parlamento Europeo
L’innalzamento dei mari potrebbe provocare un esodo di massa su scala biblica. Da Londra a Los Angeles, da Bangkok a Buenos Aires, quasi un miliardo di persone potrebbe perdere la propria abitazione, poter vedere la propria nazione sparire.
Negli anni '70, il Nepal stava affrontando una crisi ambientale. Le foreste delle colline nepalesi si stavano degradando a causa del pascolo del bestiame e della raccolta di legna da ardere, con il conseguente aumento delle inondazioni e degli smottamenti. Un rapporto della Banca Mondiale del 1979 avvertiva che, senza programmi di riforestazione su larga scala, le foreste sarebbero state in gran parte eliminate entro il 1990.
Secondo un