Separazione delle carriere, doppio CSM, sorteggio dei magistrati: le ragioni di chi è favorevole e chi no

La riforma costituzionale della giustizia voluta dal governo Meloni separa le carriere tra giudici e pubblici ministeri, divide il CSM in due organi distinti e istituisce un’Alta Corte disciplinare. I sostenitori la considerano il completamento del modello accusatorio e un passo verso una maggiore terzietà del giudice. I critici sostengono che la separazione di fatto esista già dopo la riforma Cartabia e che il sorteggio dei membri del CSM riduca la rappresentatività.