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Nasce OsservatorioTivvù. Tutto fa politica (a nostra insaputa)

15 Dicembre 2011 4 min lettura

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Nasce OsservatorioTivvù. Tutto fa politica (a nostra insaputa)

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Nasce OsservatorioTivvù

a cura di Valigia Blu e Giovanna Cosenza (Università di Bologna)  

In Italia la televisione è in assoluto il mezzo di comunicazione più diffuso, e lo è ancora oggi, nonostante la crescita di internet, anche perché questa è più lenta rispetto alla media europea. 
Il 45° rapporto annuale Censis presentato all’inizio di dicembre, parla chiaro: nel 2011 la televisione raggiunge il 97,4% della popolazione e l’80,9% degli italiani considerano i telegiornali la fonte principale per informarsi. Certo, quest’ultimo dato scende fra i più giovani (14-29 anni), ma la maggioranza resta comunque molto alta anche fra loro (69,2%). Insomma, per quanto giornalisti e massmediologi parlino di «informazione fai da te», perché sempre più spesso i cittadini – specie se giovani e istruiti – si informano usando un mix di ricerche su Google, giornali on-line e social network, in realtà la televisione è ancora centrale per tutti. Specie in un paese che ha un’età media molto alta. 
Inevitabile, dunque, che i partiti prestino sempre grande attenzione a questo mezzo: non solo per comunicare questa o quella iniziativa (come ha fatto il governo Monti per la manovra), ma più in generale per costruire l’immagine dei leader, per aumentare o consolidare il proprio elettorato, orientarlo o fargli cambiare rotta. A maggior ragione la televisione serve ai partiti per strategie di comunicazione a medio e lungo termine, vale a dire per trasmettere ai cittadini-telespettatori contenuti e valori in modo continuo e indipendente dalle singole scadenze elettorali, sedimentando il consenso in modo tanto più efficace quanto più lento, quotidiano e capillare. 
In questo quadro, Valigia Blu e Giovanna Cosenza, docente di Semiotica all’Università di Bologna, hanno deciso di avviare OsservatorioTivvù. Un gruppo di giovani giornalisti e blogger, da un lato, e di studenti e neolaureati dell’Università di Bologna, dall’altro, seguiranno sotto il nostro coordinamento alcuni programmi della televisione generalista italiana, diversi per contenuto, canale, fascia oraria e target, da oggi alla fine di febbraio 2012. 
Vogliamo registrare e annotare sistematicamente: 
1) quanti e quali politici italiani vengono ospitati nei vari programmi televisivi;
2) quanti e quali personaggi pubblici vengono invitati perché notoriamente connessi a leader o partiti politici, perché parenti (figli, mogli, ecc.) di politici, o perché legati ai vari leader e partiti per amicizia o ragioni professionali;
3) cosa i leader politici e i personaggi pubblici dicono e fanno di preciso in trasmissione, anche se non parlano esplicitamente di politica, ma si limitano a giocare, scherzare e interagire con altri ospiti in studio o con il pubblico su temi di intrattenimento e spettacolo;
4) quante e quali volte, anche in assenza di leader politici o personaggi pubblici a loro connessi, uomini e donne di spettacolo (cantanti, attori, attrici, presentatori, ecc.) parlano di o alludono a personaggi, eventi e contenuti della politica italiana, anche in contesti di intrattenimento che non avrebbero nulla a che fare con la politica;
5) cosa dicono di preciso uomini e donne dello spettacolo quando parlano di politica o anche soltanto vi alludono. 
Perché lanciamo OsservatorioTivvù proprio ora? Perché pensiamo che questo particolare momento storico, con il governo Monti in prima linea e i partiti che in apparenza stanno solo sullo sfondo, sia particolarmente fecondo per capire in che modo e fino a che punto il cosiddetto «politainment» televisivo (la mescolanza di politica e intrattenimento) servirà ai partiti, nel prossimo anno, per costruire, ricostruire o correggere l’immagine dei loro leader, e proporne nuovi in vista delle prossime elezioni politiche. Che siano nella primavera 2013, come molti sostengono, o prima, non importa: la campagna elettorale è già cominciata. 
Ecco i programmi che OsservatorioTivvù terrà sotto controllo*: 
Uno Mattina in famiglia (Rai 1) 
Unomattina (Rai 1) 
La prova del cuoco (Rai 1) 
La vita in diretta (Rai 1) 
Soliti ignoti (Rai 1) 
Domenica in (Rai 1) 
Porta a Porta (Rai 1)
Ti lascio una canzone (Rai 1)
Ballando sotto le stelle (Rai 1)
Mezzogiorno in famiglia (Rai 2)
Quelli che il calcio (Rai 2)
I fatti vostri (Rai 2)
L’Italia sul 2 (Rai 2)
Ballarò (Rai 3)
Agorà (Rai 3) 
Che tempo che fa (Rai 3)
Verissimo (Canale 5)
Striscia la notizia (Canale 5)
Domenica 5 (Canale 5)
Mattino 5 (Canale 5)
Uomini e donne (Canale 5)
Pomeriggio cinque (Canale 5)
Avanti un altro (Canale 5)
Matrix (Canale 5)
Kalispera (Canale 5)
Ricette in famiglie (Rete 4)
Studio Aperto (Italia 1)
Otto e mezzo (La 7)
In onda (La 7)
Piazza pulita (La 7)
Italialand (La 7)
Omnibus (La 7)
Servizio Pubblico (reti diverse) 
*La lista di programmi e il periodo di osservazione potranno subire variazioni in base alla programmazione televisiva e ai primi risultati del monitoraggio. 
Come partecipare:
Se qualche studente/ssa, laureando/a, dottorando/a, assegnista che fa ricerca nel settore della Comunicazione politica e delle Scienze politiche fosse interessato/a a partecipare, può inviare il proprio cv, le proprie motivazioni e la propria disponibilità di tempo, scrivendo a: giovanna.cosenza@unibo.it

  

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