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Bossi e i suoi stanno sovvertendo le istituzioni dall’interno

28 Luglio 2011 5 min lettura

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Bossi e i suoi stanno sovvertendo le istituzioni dall’interno

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Daniele Sensi è uno dei massimi esperti e conoscitori della Lega Nord. Sul suo blog ogni giorno monitora da almeno 4 anni Radio Padania. Con lui, dopo i Ministeri del Nord e le parole di Borghezio sui fatti di Oslo, abbiamo cercato di capire meglio quello che sta succedendo e cosa abbiamo di fronte. 

Come funziona il tuo lavoro di monitoraggio di Radio Padania. Dove si trova il tuo archivio?
Registro il palinsesto della giornata e poi sbobino le trasmissioni "sensibili". Il mio archivio è pubblico: sta sul blog e sulle piattaforme di videosharing. Una copia di sicurezza è depositata su server privati. 
Che idea ti sei fatto della Lega, che ricordiamo è un partito che sta al governo?  Si può distinguere la base dal partito? 
La Lega sta "sovvertendo" il profilo di questo Paese dall'interno; la tattica è quella del cavallo di Troia: non potendo secedere la "Padania", stanno padanizzando l'Italia. Seguendo prassi democratiche, però, grazie ai tanti troiani che per ingenuità, opportunismo o indifferenza hanno spalancato loro le porte delle istituzioni.
La lega ha legami con i partiti di estrema destra in europa?
Per il tramite di Borghezio, la Lega è da tempo in stretti rapporti con le nuove estreme destre europee, quelle che hanno sostituito le crociate anti-islamiche all'antisemitismo e l'identitarismo localistico al nazionalismo. Penso in particolare ai Vlaams Belangs (Belgio) e al Blocco Identitario (Francia): tra gli esponenti di spicco dei primi figurano ex membri del Vlaams Blok, organizzazione disciolta dalla corte belga per incitamento all’odio razziale; mentre il segretario del Blocco Identitario è stato a suo tempo fondatore di Unità Radicale, organizzazione anch'essa disciolta a seguito del fallito attentato da parte di uno dei suoi membri all'allora presidente Jacques Chirac. Dico "per il tramite" perché, ai meeting promossi da quelle sigle, Borghezio aderisce sempre in qualità di eurodeputato della Lega. Talvolta compare pure l'adesione dei Giovani Padani. Solo una volta il Carroccio ha preso le distanze sostenendo che la partecipazione di Borghezio fosse da considerarsi a titolo "personale": fu per la convention anti-islamica di Colonia nel 2009, alla quale avevano anche aderito formazioni apertamente neonaziste suscitando un tale clamore sulla stampa di tutta Europa che lo Stato Maggiore della Lega non poté non intervenire. Borghezio ha tuttavia rapporti anche con l'estrema destra francese di tipo tradizionale, ovvero con quelle piccole formazioni come Nuova destra nazionale e Partito della Francia che gravitano addirittura a destra del Fronte Nazionale di Le Pen. Di fatto, identitari localisti e nazionalisti se lo contendono: "Ospite d'onore, Mario Borghezio", spesso si legge sulle locandine che promuovono quei raduni. 
Si tratta di un partito di estrema destra, a tuo avviso?
La Lega è un partito dal profilo xenofobo; alcuni suoi membri ed esponenti si rifanno ad ideologie e argomentazioni razziste. Ed è un partito di estrema destra, certo: oggi, in Europa, essere di estrema destra significa essere come la Lega.
Come si spiega il suo "cattolicesimo" e il legame con la Chiesa?
La Chiesa tollera la Lega per opportunismo, per via dei cosiddetti "valori non negoziabili", mentre la Lega è un partito "cristiano" per contrapposizione, ovvero perché gli "altri", "loro", sono islamici. Ricordo, però, che la "dottrina della fede" dei leghisti fa capo a due differenti associazioni (entrambe interne al Carroccio): i "Cattolici padani", di cui è presidente il senatore Leoni, e "Padania cristiana", dell'onorevole Borghezio. I primi si riconoscono pienamente nella Chiesa Cattolica; i secondi sono invece piuttosto vicini al preconciliarismo della ex-scismatica, scisma rientrato per opera di Benedetto XVI- Fraternità Sacerdotale San Pio X. Proprio dai microfoni di Radio Padania, il lefebvriano don Floriano Abrahamowicz, che a lungo ha celebrato messa per i leghisti aderenti a "Padania cristiana", definì la stessa chiesa di Benedetto XVI "un sistema oramai marcio, asservito a quei poteri forti che, tramite l’islamizzazione dell’Europa, mirano al dominio del mondo secondo un disegno anticristico". 
Esistono movimenti e frange eversive che fanno capo alla Lega?
Questo spetterebbe, eventualmente, alla magistratura stabilirlo. Ad ogni modo, non ne hanno bisogno: stanno al governo.
Borghezio, chi è costui in realtà? 
Borghezio appartiene alla prima generazione leghista, quella galassia eterogenea fatta di uomini necessariamente provenienti da esperienze politiche diverse, e spesso contrapposte, che stabilirono una sorta di patto, una "Lega" appunto: uniamoci per l'indipendenza della nostra terra (anzi, delle nostre "nazioni": Piemonte, Lombardia, ecc.) e poi torniamo pure a dividerci tra comunisti, democristiani o nostalgici. Maroni proviene da Democrazia Proletaria; Borghezio dalla destra neofascista. 
Sei d'accordo con la richiesta d'arresto lanciata in rete per le sue parole sul killer di Oslo?
Trovo ripugnante quella richiesta di arresto "dal basso"; tuttavia, poiché la considero un'operazione di marketing messa in piedi da una rivista in cerca di facile pubblicità, considerato il tema - ovvero una strage di esseri umani-, non ho intenzione di spendere parole sull'argomento. 
Secondo te dovrebbe dimettersi da europarlamentare?
La Lega dovrebbe espellerlo e lui dovrebbe dimettersi. Ma solo per una questione di opportunità, di rispetto delle vittime. Perché Borghezio, in quell'intervista, non ha fatto che ribadire ciò che lui e altri nella Lega da sempre sostengono: il no all'"Eurabia", alla "islamizzazione dell'Europa che minaccia le nostre radici giudaico-cristiane". Calderoli, che oggi prende le distanze da quelle "farneticazioni", è lo stesso che portava coppie di maialini a minzionare là dove sarebbe dovuta sorgere una moschea, al fine di rendere "impura" la zona? 

È

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 lo stesso che, da ministro, esibì una maglietta anti Islam che, a Bengazi, provocò una vera e propria insurrezione che costò la vita a undici persone? E Zaia, il volto gentile ed elegante della Lega, il quale, pure lui, oggi prende le distanze, è lo stesso che ha fatto carriera nel Carroccio al fianco di Gentilini ("il delfino di Gentilini", lo chiamavano) invocando la schedatura genetica degli immigrati? La Lega espella Borghezio, ma l'opinione pubblica italiana, da tempo, avrebbe dovuto espellere la Lega.

Tu sul tuo blog hai chiesto di denunciare Maroni, Bossi e Calderoli. Perché?
Non sono un fanatico del tricolore e credo che un privato cittadino abbia tutto il diritto di non riconoscersi in esso e di agognare l'indipendenza di inesistenti patrie. Un privato cittadino, però, non ministri della Repubblica: Maroni, Bossi e Calderoli hanno giurato sulla Costituzione; come possono quindi giurare fedeltà alla "Padania", come hanno fatto a Pontida, senza che nessuno dica nulla e non li accusi di spergiuro? 
Molte delle posizioni più discutibili della Lega vengono derubricate a folklore. 

È 

un fenomeno che stiamo sottovalutando?

Sì. Ma non c'è solo l'orribile politica sull'immigrazione dispiegata dal ministro Maroni: c'è anche ciò che la Lega fa a livello periferico, tramite le amministrazioni locali nelle quali si è insediata (altri piccoli cavalli di Troia). Io inorridisco anche solo per certe direttive anti kebab che altrove farebbero gridare allo scandalo e dimettere sindaci e assessori.
Intravedi un ruolo dei media in questa eventuale sottovalutazione?
Hanno banalizzato la gravità di certe affermazioni, sdoganandole. Non bisogna avere paura di definire razzista ciò che è razzista; islamofobo ciò che è islamofobo; omofobo ciò che è omofobo. Le definizioni precise sono importanti, perché definiscono i "tabù", e i tabù, certi tabù, stanno alla base della democrazia.
Cosa pensi dell'apertura dei Ministeri al Nord?
Esempio di quanto dicevo prima: stanno sovvertendo le istituzioni dall'interno. In questo caso, tuttavia, poiché si tratta di mattoni e cemento, ovvero di qualcosa di tangibile, lo "strappo" è parso immediatamente evidente, da qui la dura presa di posizione di Napolitano.
Arianna Ciccone
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