Il caso Paragon, giornalisti e attivisti spiati, le responsabilità del governo Meloni
1 min letturaIn Italia attivisti e giornalisti vengono spiati con uno spyware israeliano, ma per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non è nulla di importante.
E invece lo è eccome, perché spiare persone sgradite è una cosa che si fa nei regimi – e non in una democrazia.
Il cosiddetto “caso Paragon”, dal nome della società che produce il software Graphite, una sofisticata tecnologia militare che penetra nei telefoni con attacchi zero-click, tiene banco ormai da mesi; eppure, ancora adesso non sappiamo chi ha spiato il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato e il giornalista della stessa testata, Ciro Pellegrino.
Il governo continua a negare, mentre la società ha rescisso il contratto con l’Italia per violazione del codice etico – che per l’appunto vieta lo spionaggio di giornalisti e figure della società civile – e per la mancata collaborazione.
“Il caso Paragon ci insegna che la libertà di stampa non è qualcosa che si può dare per scontato”, commenta Cancellato a Valigia Blu, “e non bisogna neanche dare per scontato che i governi siano così interessati a difenderla, soprattutto se a essere minacciati sono giornali e giornalisti ritenuti ostili”.
In questo video ripercorriamo le tappe di questo vero e proprio spionaggio di Stato.
Immagine in anteprima via Fanpage.it

Kriss
Per chi non ha Instagram e non intende farsi spiare da piattaforme estrattive di dati, come può vedere il video?? ...Come mai Valigia Blu non è visibile su Tor?...
Nik
Urge un canale su https://peertube.uno/ visto che siete già anche su Mastodon