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I furbetti dei social network: l’uso strumentale dei politici e i giornali che ci cascano

28 Gennaio 2013 3 min lettura

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I furbetti dei social network: l’uso strumentale dei politici e i giornali che ci cascano

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  • Ari Per me un caffè, grazie
  • Dario Anche per me. E tu che prendi?
  • Evgeny Un cappuccino, grazie
  • A Oh ma avete visto Vine? Ahhahah fantastico. Io c'ho fatto l'editoriale in 6 secondi.

 

  • E Guardate se questa cosa prende piede gli usi potenziali sono veramente tantissimi è una figata. #videomemeelections.
  • D Ma parli tu che fino a ieri ti indignavi per il pop in politica?
  • E Che c'entra il pop in politica con l'entusiasmo per una nuova forma espressiva?
  • D Ti prendevo in giro, fesso. È che se tanto mi dà tanto (e seguendo la tua riflessione), nessun politico potrà usare Vine per parlare di 'contenuti' e se molti politici useranno 'Vine' la politica sarà 'Vineificata', no?
  • E Eh, vedrai se non ci cascano. Il punto è non fare come i giornali, che ne fanno una notizia imho. E non darci troppa importanza noi che queste cose le guardiamo con passione, oltre che per lavoro. Per chiarire: io sono contro il primato della comunicazione sui contenuti, non contro l'uso di contenitori innovativi.
  • D Ma il primato della comunicazione sui contenuti da chi è determinato, dal politico che usa Vine o da un media come Repubblica che mette la notizia in prima pagina?
  • E È una bella domanda. Non lo so, da entrambi? O forse dalla combinazione: il politico che usa x perché sa che farà notizia?
  • A Vabbe' dai ragazzi ma vi ricordate: Monti, il primo PresdelCons che dialoga con i cittadini su Twitter? Era chiaro che l'obiettivo erano i media. Obiettivo centrato tra l'altro. Per non parlare dello scambio tweet @Tg1online - @SenatoreMonti. Dai, era tutto studiato a tavolino, con Tg1 che ci fa pure l'apertura. Ma ci pigliamo per fessi?
  • D Ma allora non è il primato della comunicazione sui contenuti in politica, è il primato della comunicazione sui contenuti nel giornalismo.
  • A È sia l'uno che l'altro.
  • D No, per me no. I contenuti non sono ritenuti notiziabili dalla maggior parte dei media. Devi spararla sempre più grossa per fare notizia. Tu hai letto da qualche parte un'analisi comparativa dei programmi dei vari partiti in questi mesi? Sai quali partiti hanno pubblicato i loro programmi online e quali no? Almeno nel 2006 si parlava delle 250 pagine del programma di Prodi, seppur in modo ironico. Nel 2013 non c'è neanche questo sforzo.
  • E Comunque sarebbe semplicistico dire 'è colpa dei giornali'. Lo è, ma la politica non è affatto immune. Anzi, spesso e volentieri ci campa, nascondendo le sue mancanze. E poi presupponi che per vincere o fare bene serva copertura mediatica. Quindi presupponi già il primato della comunicazione (giustamente, eh - ma un fatto non è necessariamente un giudizio positivo su quel fatto).
  • D Non sto dicendo che è "colpa" dei giornali (i giornali devono vendere, non informare), ma gli attori del sistema dei media che dicono che i politici non parlano di programmi (e poi quando i politici parlano di programmi, non si impegnano a trasformare questo in notizia) è una lezione morale che io faccio fatica a sopportare (e lo dico da comunicatore, io me ne dovrei fregare in linea di principio. Però so quanto alcuni candidati e alcuni partiti si impegnino per fare programmi fatti bene senza avere alcun riconoscimento pubblico). La colpa dei politici secondo me non sta nei programmi ma sta nel fatto che del concetto di disintermediazione hanno preso solo la parte più conveniente (parlare) trascurando quella più faticosa (ascoltare), ma questo li pone in eterna condizione di dipendenza dal sensazionalismo.
  • E Sì, noi stiamo qui a parlare, guarda qui su Repubblica, no, ma guarda il titolo: 'Twitter, Monti, sbarca sui video: è il primo politico a usare Vine'.
  • A Ahhahahah sì sì l'ho visto in un tweet di Riccardo Luna. La prima cosa che mi è venuta da dire, d'istinto giuro, è stata: E quindi?
  • E No, ma dammi una sigaretta per piacere che mi sto innervosendo. Ora dico io voi ve lo immaginate sì? Monti: "E così hanno lanciato Vine? Interessante... Sai che quasi quasi mi apro un profilo? Che sono quelle facce: sono o non sono un patito della tecnologia? Datemi quel dannato iPhone".

 

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