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Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Ma sui loro “corpi” sì, eccome.

7 Luglio 2011 3 min lettura

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Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Ma sui loro “corpi” sì, eccome.

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A parte che stanno mettendo le mani anche nelle nostre tasche, in Parlamento in questi giorni è stata discussa e sta per essere approvata una legge che mette le mani sui nostri corpi.

Questa maggioranza ha deciso di puntare sulla legge sul biotestamento per questioni esclusivamente di "opportunismo" e non perché ne sia convinti: portare a casa questa legge significa una boccata di ossigeno. Pare che sia stato proprio un deputato del Pdl a confessare ad Andrea Sarubbi del Pd: Nel Pdl si sono convinti della necessità di un accanimento terapeutico nei confronti del governo: per questo motivo, e non per convinzioni intime, sarebbero disposti ad accanirsi terapeuticamente anche contro una bambola di gomma.

Stefano Rodotà, su La Repubblica di oggi, definisce la nuova legge che disciplina il testamento biologico ideologica e violenta, quintessenza di un dispotismo etico che vuole imporre a tutti il parzialissimo, controverso punto di vista di una sola parte a chi ha convinzioni, fedi, stili di vita diversi. E indovinate chi la vuole e la sta votando senza incontrare ostacoli, nonostante i frequenti voti segreti? Pdl, Lega e... Udc di Casini (sì quello del modello Macerata, che piace tanto a D'Alema). Contro Pd, Idv e ovviamente i sei deputati Radicali. 

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Sempre secondo Rodotà siamo di fronte a una legge truffa e ad un testo clamorosamente incostituzionale

"Legittimi punti di vista non possono essere trasformati in norme che si impongono alla volontà delle persone violando i loro diritti fondamentali. La discrezionalità del legislatore, in questi casi, è esclusa esplicitamente dall`articolo 32 della Costituzione: «la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». E la Corte Costituzionale ha riconosciuto il diritto della persona di «disporre del proprio corpo»; ha severamente escluso che il legislatore possa arrogarsi il ruolo del medico e dello scienziato: e soprattutto ha affermato in modo nettissimo che l'autodeterminazione è un "diritto fondamentale" della persona. Proprio quell'autodeterminazione che il voto della Camera vuole cancellare".


E la cosa più grave è che "questo scempio" sta avvenendo nel silenzio assoluto.

Perché l`opposizione, oltre ad impegnarsi in una purtroppo vana battaglia di emendamenti, non ha praticato nemmeno per un minuto un ostruzionismo che avrebbe almeno avuto la funzione di informare l`opinione pubblica del gravissimo scippo che si sta consumando a danno di tutti? Il Pd continua a rimanere prigioniero delle sue divisioni interne, che sono divenute un ostacolo alla cultura e alla ragione? Perché persiste il timore di dispiacere alle gerarchie vaticane, non al ricco e aperto mondo dei cattolici? Perché, soprattutto, a nulla è servita la lezione delle elezioni amministrative e dei referendum che mostrano una società viva, reattiva, alla quale bisogna fare appello tutte le volte che sono in questione i diritti fondamentali delle persone?

Certo è difficile stare dietro a un Governo e ad una maggioranza concentrati a sottrarre diritti ai cittadini (vedi legge porcellum, che ci ha tolto il diritto di scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento, vedi attacco al nostro diritto di sapere attraverso i ripetuti tentativi di approvare la legge bavaglio, vedi tentativi di censurare la Rete...) quando non sono impegnati ad approvare leggi ad personam e/o ad aziendam. 
Però è nostro dovere mobilitarci. Il tempo a disposizione è poco, usiamolo. Oggi le votazioni proseguiranno fino alle 13, per aggiornarsi poi a martedì prossimo quando è previsto il voto finale sul testo. Testo che tornerà al Senato, essendo stato modificato il provvedimento approvato a palazzo Madama oltre due anni fa. 

Il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha voluto sottolineare che "quando si arriverà all'approvazione finale" il neosegretario del Pdl Angelino Alfano "potrà vantare un primo risultato di una storia pregressa, che si pone in continuità con la battaglia del presidente del Consiglio Berlusconi nella vicenda di Eluana Englaro". 

Proviamo a fermarli o almeno a far sentire la nostra voce? 
p.s. Favoloso il commento di Ignazio Marino: "Testamento biologico: perché la maggioranza non fa un ulteriore sforzo e non sostituisce la legge in votazione con un unico articolo in cui si dice che gli italiani hanno l'obbligo di non morire?"

Aggiornamento: Martedì 12 luglio, dalle ore 10.00, in concomitanza con la discussione e la votazione finale della legge Calabrò "contro" il testamento biologico, si terrà in piazza Montecitorio un sit-in dell'Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani per la libertà di scelta sulle decisioni di fine vita.

Arianna Ciccone
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