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Grecia: fa satira su Facebook e viene arrestato

24 Settembre 2012 2 min lettura

Grecia: fa satira su Facebook e viene arrestato

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Prosegue inesorabile lo slittamento della Grecia verso una dittatura di terz'ordine degna di un film di Sacha Baron Coen. Oggi la polizia greca ha diramato un comunicato in cui afferma di aver arrestato (lo scorso venerdì) l'amministratore di una pagina Facebook, accusato di «blasfemia» e «vilipendio alla religione».

Il 27enne si era permesso di fare satira su Padre Paisios del Monte Athos, un monaco ortodosso scomparso nel 1994, particolarmente venerato nel paese ellenico e in Russia. Si dice che il monaco fosse una persona dalla spiccata spiritualità, nonché un profeta che faceva miracoli. La pagina incriminata era tutta giocata sulla storpiatura del nome del monaco - da Paisios a Padre Pastitsios. Il Pastitsio, spiega il sito Radio Bubble, è una pietanza molto simile alla più conosciuta Moussaka.

Da qualche anno a questa parte, Padre Paisios è anche diventato una figura di riferimento per l'estrema destra greca. La richiesta di arrestare l'amministatore della pagina «Elder Pastitsios» è arrivata proprio dal deputato di Alba Dorata Christos H. Pappas, che il 17 settembre ha presentato in Parlamento un'interrogazione in cui chiedeva che la polizia postale intervenisse per fermare «l'umiliazione» alla sacra memoria del monaco. Sorprendentemente, la polizia ha ottemperato all'invito censorio dei neonazisti con zelo e solerzia. Da notare che finora la Chiesa Ortodossa greca non ha rilasciato alcun commento. Su Twitter, intanto, gli utenti greci si chiedono se anche «la pasta vegetariana è blasfema» e invitano tutti quanti a «godersi il regime teocratico».

Nel rapporto 2012 della Ong Freedom House sulla libertà di stampa, la Grecia si piazza al 65 posto, a pari merito con Israele e dopo São Tomé e Príncipe, Tonga e Ghana. È comunque considerato un paese «libero». Dopo questa vicenda, forse sarebbe il caso di rivedere il giudizio.

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Aggiornamento [16.27, 24/09/2012]: Qualche perfido troll ha aperto una pagina con lo stesso nome di quella rimossa dalla polizia: Elder Pastitsios.

Aggiornamento del 16/01/2014: Filippos Loizos, ideatore della pagina satirica Elder Pastitsios, è stato condannato oggi a 10 mesi di carcere per aver «insultato una religione». Paradossalmente l'autore della denuncia, il deputato neonazista Christos Pappas, si trova già in carcere dal 29 settembre 2013. Proprio in quella data, infatti, Pappas si era costituito alla polizia dopo la decisione del governo greco di perseguire i leader  e i membri di Alba Dorata per una serie impressionante di reati, tra cui l'omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas.

(Illustrazione: Manos Symeonakis)

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