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Di cosa parliamo quando parliamo di Twitter (in Italia)

10 Febbraio 2013 4 min lettura

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Di cosa parliamo quando parliamo di Twitter (in Italia)

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  • Ari Commovente questo entusiasmo per twitter da parte di giornalisti e politici. Un entusiamo intorno al 4% al netto dei bimbiminkia
  • Indro Ma si sanno i dati ufficiali di Twitter in Italia?
  • Piero Qui ci sono i dati di dicembre 4 milioni di utenti, 120mila TwitterStars (mi viene da ridere). Twitter 4 milioni alla settimana, Facebook 1,25 al giorno. Però la notizia è sempre Twitter. Di questi 4 milioni alla settimana il 30% non è interessato a politica e informazione, ma ai vip e alla tv. Un 26% che lo frequenta molto e si direbbe fedele ai giornali di carta. Un altro 26% che usa Twitter con una certa indifferenza, e un 2,qualcosa % che è Twitter-addicted, legge, scrive molto, lo usa per lavoro.
  • Lolla Qui invece trovi quelli di gennaio 2013 (rapporto Eurispes): c'è un capitolo su italiani e tecnologia. Un quadro complesso, ma alla fine emerge che il 51,9% utilizza la televisione come mezzo principale per tenersi informato. Al secondo posto, con un forte divario, si collocano i quotidiani online, preferiti dal 18,1%. Il 10,9% sceglie blog e altri siti d’informazione, il 9,4% si affida in primo luogo ai quotidiani cartacei, l’8,1% alla radio, solo l’1,6% alla free press. Per quanto riguarda i social network vengono frequentati dal 71,9% dei campione. Quasi la metà degli intervistati legge un blog (49,3%), il 45,2% chatta, il 40,6% gioca con i videogiochi online, il 38,3% scarica musica/film/giochi/video, il 35,6% legge e scrive su un forum.
  • Ari Sto leggendo i dati sui social network:

    Facebook si conferma con ampio margine il social network più diffuso in Italia: lo usa il 97,3% dei navigatori “social”, soprattutto per guardare le attività e le foto dei propri amici e per tenersi in contatto con i propri amici attraverso commenti (89,1%). Il 69,2% condivide le proprie foto ed i propri video, il 68,1% chatta con gli amici, il 68,1% si tiene aggiornato su eventi/incontri, il 60,4% guarda ed ascolta video, il 57% condivide link, musica e video. Più della metà dei partecipanti si iscrive a pagine su personaggi e argomenti di suo interesse (55,5%), conosce nuove persone (54,8%) e condivide sulla propria bacheca quel che pensa e che fa (52,2%).

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    Twitter si conferma al secondo posto usato da quasi un soggetto su 3 (31,7%).  E lo fanno soprattutto per leggere quel che scrivono i personaggi di loro interesse (83,3%); il 74,9% legge quel che scrivono gli amici. La maggioranza si tiene aggiornata sulla politica e l’attualità (65,1%), risponde ai tweet degli amici (63,6%), scrive cosa pensa (61,2%), condivide link, articoli, siti (51,9%)

    Quindi stiamo parlando di un > 10,9% sceglie blog e altri siti Internet d’informazione. e di questo 10,9% Twitter si conferma al secondo posto usato da quasi un soggetto su 3 (31,7%). Ho capito bene?

  • Lolla Così pare
  • Ari Ma è un quadro fragilissimo, confermano la mia battuta sul 4%
  • Indro Ecco 4,4% di utenti Internet usa twitter, poco più di un milione. Le slide sono molto chiare. E non ci fosse il rimbalzo sui media sarebbe assolutamente trasparente. Il punto è, secondo me, che è un utile strumento di lavoro e ti permette di arrivare a un livello di profondità come nient'altro, ma non è affidabile per analisi su larga scala. È un sondino, un laser

 

  • Ari Rimane il fatto che Facebook ha numeri infinitamente superiori. Ma mo' si sono tutti innamorati di Twitter, dove diciamoci la verità si sono concentrati politici e giornalisti. Alla fine se Twitter ha questa continua visibilità sul mainstream è un po' come raccontare se stessi. Ci risiamo con l'autoreferenzialità. E mi pare di capire che secondo la narrazione mainstream su Facebook i cittadini sono (erano perché mo' ripeto Facebook non se lo fila più nessuno) tutti incazzati, indignati, schifati (anche questo era strumentale al racconto che ne faceva il mainstream), su Twitter invece so' ironici, se la ridono, fanno satira
  • Lolla Probabilmente sì nella percezione mainstream Twitter è sinonimo di battute argute e cazzeggione. Secondo me conta anche il fatto che la maggioranza dei VIPS usa Twitter anziché Facebook (che è un po' come un pollaio).
  • Ari È che Facebook per come è strutturato è difficile da 'raccontare', Twitter da questo punto di vista agevola il lavoro del giornalista che non c'ha tanta voglia :D
  • Barista Ve dico la mia: a quel che so io in Italia Twitter 4 milioni di utenti registrati, circa 2.600.000 utenti attivi... Élite politico-mediatica-entertainment + curiosi. Punto

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